Maxi commessa Usa per Modulblok: «Il 2025 è in crescita»
Firmato l’accordo sul premio di risultato per il triennio. I 140 dipendenti riceveranno quest’anno fino a 1.600 euro e fino a 1.700 nel 2026 e 2027

Torna a correre Modulblok, azienda di Pagnacco specializzata nella progettazione e produzione di sistemi di stoccaggio industriale che dal 2023 è controllata dal fondo Equinox III. Dopo un 2024 di contrazione del mercato, l’impresa ha mandato in archivio un primo semestre in crescita, complice un’importante commessa acquisita negli Stati Uniti che apre all’impresa friulana le porte del primo mercato extra europeo.
«Abbiamo cercato di imprimere alla società un cambio di passo» fa sapere l’ad Andrea Peressi, che dopo 18 anni in azienda è stato chiamato al timone di Modulblok. «Ci lasciamo alle spalle un 2024 che, per svariate ragioni, tra le altre il cambio di normative sui contributi per le aziende che investono sulla trasformazione digitale, è stato un anno difficile. Abbiamo chiuso con 34,5 milioni di ricavi contro i quasi 45 milioni del precedente, che quest’anno, visti i risultati del primo semestre, contiamo di rifare, ma con una marginalità decisamente migliore, grazie ad un costo della materia prima inferiore e a una gestione attenta ai costi e ai processi. L’auspicio – annuncia l’ad – è di arrivare a un Ebitda attorno al 15 per cento dei ricavi».
Per centrare l’obiettivo, l’impresa, che conta su una sede a Pagnacco e una ad Amaro, ha rivisto i processi aziendali, effettuato un riposizionamento sia sul mercato italiano che su quello europeo e ora punta, come detto, anche a quello oltre oceano grazie a una maxi commessa del valore di 4 milioni di euro.
«Questo ci permette di guardare al futuro con fiducia» aggiunge Peressi che del risultato rende merito ai 140 dipendenti. Non a parole. Nei giorni scorsi infatti azienda e sindacato hanno firmato l’intesa sul premio di risultato triennale che prevede, al raggiungimento pieno degli obiettivi, un premio pari a 1.600 euro per il 2025 e a 1.700 euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027. Il premio è costruito per soddisfare i criteri previsti dalla normativa fiscale vigente, al fine di consentire l’applicazione dell’aliquota agevolata del 5% e prevede inoltre, su base volontaria, la possibilità per i lavoratori di convertire il premio in welfare aziendale, con un incremento del 15% dell’importo netto.
I parametri oggetto dell’accordo riguardano il valore della produzione, l’indice di redditività aziendale, l’indice di qualità e specifici obiettivi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
L’intesa, raggiunta al termine di un confronto positivo tra le Rsu aziendali e i segretari territoriali di Fiom Cgil di Udine, Sandra Fabro, e di Fim Cisl Fvg, Fabiano Venuti, dimostra a loro dire come sia possibile «costruire relazioni sindacali mature, orientate alla valorizzazione del lavoro e attente alle condizioni delle persone, nel quadro di un impegno più ampio per la giustizia salariale».
«Abbiamo costruito un’intesa seria e coerente – dichiarano congiuntamente Fabro e Venuti – che permette di redistribuire valore nel rispetto della normativa fiscale e valorizza il contributo quotidiano delle lavoratrici e dei lavoratori. Legare una parte del premio alla sicurezza è una scelta importante, che rafforza la qualità del lavoro e il senso di responsabilità condivisa».
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