Mario Ravagnan lascia la vicepresidenza degli industriali di Padova e Treviso

PADOVA. Mario Ravagnan si è dimesso da tutti i suoi incarichi in Assindustria Veneto Centro (Avc). La lettera con cui ha vergato il suo addio porta la data del 23 di settembre. Esattamente al termine delle consultazioni dei saggi per il nuovo presidente della territoriale.
L'imprenditore a capo del gruppo che porta il suo cognome, attivo nel comparto della meccanica, vicepresidente della territoriale nata dalla fusione tra Padova e Treviso, è uno dei decani dell'associazione, uno dei membri che aveva partecipato alla scrittura dello statuto di Avc. Eppure secondo i probiviri che hanno verificato la candidabilità sua e dell'altro pretendente Leopoldo Destro, non avrebbe goduto dei requisiti richiesti dalla regole: ovvero il doppio inquadramento delle aziende controllate, vale a dire la doppia inscrizione anche nella territoriale in cui sono presenti le aziende appartenuti al suo gruppo industriale.
Un aspetto burocratico che ha riguardato anche Destro, che tuttavia ha già sanato la situazione re-iscrivendo a Vicenza l'azienda principale. Questioni di lana caprina si dirà, invece Ravagnan, che per l'appunto dell'associazione è uno dei veterani, non ha gradito la forma, il modo in cui la vicenda è stata trattata. Ed ha deciso per lo strappo. Lo ha fatto attendendo il termine delle consultazioni, per una questione di fair play ed anche per non influenzare in alcun modo lo svolgersi ordinato delle audizioni per il ricambio al vertice, avvenute con le spinte centrifughe di alcuni frondisti.
Ma ora che i giochi sono fatti, Ravagnan ha voluto dare un segnale. Non è noto se le sue dimissioni siano state accettate, ma l'imprenditore ha suggerito una verifica anche sul resto degli associati che rivestono incarichi direttivi nell'associazione. Infatti sono diversi sono i gruppi industriali con controllate nell'associazione, ma è lecito attendersi che pochi potrebbero essere quelli che hanno il doppio inquadramento. Il caso si era presentato a inizio settembre, quando la commissione di designazione aveva chiesto di indagare a fondo per verificare che le carte fossero in regole per entrambi i pretendenti. Una decisione presa «alla luce delle email circolate, riguardo l'eleggibilità dei candidati, al fine di ricondurre il tutto ad un sano principio di democrazia associativa nel rispetto delle regole, riteniamo che sia necessario verifichiate prima possibile se sussistono per entrambi le condizioni richieste per l'eleggibilità e se sia regolare la posizione di completo inquadramento territoriale e di categoria».
Alla scadenza dei termini, martedì, era emerso che entrambi i candidati mancavano di alcuni requisiti, ma Confindustria Vicenza, che aveva ricevuto la domanda di iscrizione della Aristoncavi di Destro a inizio agosto, ha provveduto a sanare la sua posizione. Le audizione dei saggi si sono concluse, l'1 di ottobre si riunirà il consiglio direttivo che darà il nome del designato a guidare l'associazione. L'elezione è prevista per il 31 di ottobre. --© RIPRODUZIONE RISERVATA
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