Lo Sportsystem verso Cortina: l’export torna a correre
Nei primi tre mesi del 2025 ricavi esteri per 402 milioni (+3,2%). Gianni Frasson: «Il 70% degli atleti ha le nostre attrezzature»

Un valore della produzione da 3,2 miliardi di euro nel 2023. E con segnali positivi nel primo trimestre 2025: più 3,2% nell'export rispetto all'analogo periodo 2024 (402 milioni l'ammontare complessivo), grazie in primis al più 13% negli articoli sportivi (solo più 1,8% per le calzature).
Cifre e percentuali incoraggianti per il distretto dello Sportsystem di Asolo e Montebelluna, simbolo mondiale della calzatura e attrezzatura sportiva, a otto mesi dalla vetrina delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina.
Peccato che per le elevate richieste economiche del Cio, «il grosso dello Sportsystem non potrà figurare fra le sponsorizzazioni ufficiali dei Giochi. Forse si poteva trovare qualche soluzione a monte, di certo i costi pubblicitari erano insostenibili. Improbabile competere con certi colossi mondiali, anche se il 70% dell'attrezzatura degli atleti sarà made in Montebelluna», commenta con amarezza Gianni Frasson, presidente Fondazione Sportsystem.
Il report è proposto dalla sua Fondazione, in collaborazione con gli Uffici Studi della Camera di Commercio Treviso-Belluno e Intesa Sanpaolo. E non passa inosservato, fra tensioni globali e spauracchio dazi, l'incremento dell'export anzitutto verso gli Stati Uniti, sempre nei primi tre mesi dell'anno: più 5,9 milioni rispetto a dodici mesi prima. Un dato, però, da prendere con le pinze: «Potrebbe evidenziare un anticipo nelle spedizioni, allo scopo di ridurre l'impatto dei dazi», sottolinea Frasson.
Al balzo del mercato americano seguono i 4,5 milioni di aumento dell'export verso la Francia e i 2,6 milioni di crescita verso la Germania. E, sempre per la questione dazi, risulta sempre più rilevante la ricerca di nuovi canali per le vendite, fra Nord Europa e Oriente: più 1,3 milioni l'export del primo trimestre dell'anno con direzione Norvegia, più 700 mila verso la Corea. Ma le note liete non si limitano alle esportazioni. Frasson riassume: «Si nota un trend positivo dopo un periodo lungo e difficile, finalmente ne stiamo uscendo». Al 31 dicembre 2024 il distretto della calzatura sportiva contava 579 sedi di impresa e 164 unità locali.
L'intero Sportsystem abbraccia 7.824 addetti, quasi il 17% degli occupati complessivi dei 16 Comuni del distretto, idealmente guidati da Montebelluna. Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio Treviso-Belluno, osserva: «Lo Sportsystem è un gioiello. La competizione globale è enorme, ma i nostri imprenditori sanno far valere le radici, mettendo in campo idee nuove».
Sul fronte degli occupati, se il saldo nel primo trimestre 2025 segna più 41 unità di lavoro dipendente, nel confronto 2019-2024 l'incremento sale a quota 176. Le assunzioni nel periodo gennaio-marzo 2025 sono risultate 400 contro le 347 del 2024. Numeri che evidenziano, meglio di tante parole, le difficoltà che hanno investito il settore moda in tempi recenti. Tanto che lo stesso Sportsystem, nel confronto 2019-2024, ha perso 74 sedi. Le 579 attuali ne includono 229 nell'ambito della calzatura-articoli sportivi e 350 nelle attività collegate: tessile, abbigliamento, design. A questo totale vanno aggiunte le 164 unità locali, generando un valore complessivo di 3,2 miliardi (2023).
Alla luce dei segnali di svolta d'inizio 2025, come affrontare le sfide del futuro? Anzitutto il distretto è impegnato in progressi tecnologici: nel 2024 la metà delle imprese ha dichiarato di operare investimenti per alzare il livello di competitività.
«Ma il futuro dovrà vedere anche le vecchie generazioni affiancate, sempre di più, alle nuove. Laddove c'è un giovane nel board, il fatturato migliora», tiene a precisare Giovanni Foresti, Research Department Intesa Sanpaolo. Indicativa la variazione di fatturato nel parallelo 2019-2024: più 20,4% nelle imprese con un membro del board Under 40, meno 0,8% laddove tutti i componenti hanno più di 65 anni. Abbassare l'età, altra strategia per rimanere grandi.
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