Ligabue, minibond da 10 milioni per il piano industriale
Il prestito obbligazionario sarà funzionale a sostenere il piano industriale 2022-2026, che prevede una forte crescita del fatturato e della marginalità

Ligabue, storico gruppo leader a livello internazionale nella fornitura di servizi di catering, approvvigionamento, facility management e travel retail per piattaforme on-shore e off-shore, crociere, traghetti e navi mercantili, ha completato con l’emissione di un prestito obbligazionario fino a 10 milioni di euro che sarà funzionale a sostenere il piano industriale 2022-2026, il quale prevede una forte crescita del fatturato e della marginalità nelle varie divisioni in cui opera il gruppo. L’operazione, strutturata e collocata da Banca Finint, ha una durata di circa 5 anni con un tasso variabile e unsecured.
I numeri
Il prestito obbligazionario è stato sottoscritto da Finint Investments SGR e dalla finanziaria regionale Veneto Sviluppo per un valore complessivo di 6 milioni di euro con riapertura fino a 10 milioni nei prossimi mesi, visto l’interesse manifestato da altri investitori. Ligabue prevede di chiudere l’esercizio 2022 con ricavi consolidati in crescita a circa 310 milioni di euro (circa +28% rispetto all’esercizio 2021) e un Ebitda margin di circa 14 milioni di euro. Tali risultati sono destinati a migliorare nei prossimi anni, grazie soprattutto alla spinta della divisione cruise&ferries, particolarmente impattata dalla pandemia Covid-19, che è prevista in decisa ripresa già dal 2022 grazie all’ampliamento dell’operatività con nuovi appalti e nuove attività crocieristiche fluviali e una nuova nave oceanica entro il 2025.
"Sono molto soddisfatto di questa operazione per due ragioni significative", afferma Inti Ligabue, presidente e ad del gruppo Ligabue, “da un lato la sua identità tutta veneta, con due fondamentali finanziarie di questa regione, Finint Investments e la finanziaria regionale Veneto Sviluppo, che credono e sostengono un’azienda che ha storia e cuore tutti veneziani: il Gruppo Ligabue è attivo in cinque continenti ma ha radici profonde e identitarie a Venezia e in Veneto. Dall’altro, perché questo finanziamento ha un valore strategico, mirando a sostenere i progetti di sviluppo del Gruppo con il rafforzamento delle tre aree di attività: l’Industrial, la Ship supply & Cargo e la Ferry-Cruise, ovvero l’attività legata al mondo del turismo attraverso il travel retail, che nelle nostre previsioni tornerà a livelli prepandemici tra la fine del 2023 e il 2024”.
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