L'estate al lavoro di Italchimica: guai a fermarsi, importante è riorganizzarsi

Nessun fermo produzione, ferie scaglionate e rimodulazione della manutenzione impianti per l'azienda padovana di detergenti e cosmetici

PADOVA. Nessun fermo agostano per garantire una produzione che deve continuare ad alti regimi. Così Italchimica, azienda che produce disinfettanti e prodotti per la pulizia delle grandi strutture alberghiere, per gli ospedali e per i ristoranti, sta affrontando un agosto pienamente lavorativo per lo stabilimento.

«I nostri clienti hanno bisogno di prodotti per la sanificazione per continuare a offre un servizio sicuro ai propri clienti e ai cittadini» spiega Alessandro Fioretto, presidente di Italchimica.

«Per questo abbiamo deciso di non chiudere lo stabilimento neppure per un giorno questo agosto e di procedere invece con un piano ferie scaglionato che garantisca a tutti 2 settimane di riposo ferma restando la continuità produttiva».

Scompare così il fermo standard di una settimana intera (più un’altra a rotazione per garantire la manutenzione dei macchinari dei diversi reparti) e agosto si trasforma in un gioco a incastri dove ferie, manutenzioni ed esigenze personali trovano spazio in un periodo di 2 mesi e mezzo, dai primi di luglio a metà del prossimo settembre.

«Si è trattato di una scelta condivisa con il personale, con i capi reparto e con i rappresentanti sindacali» spiegano il presidente di Italchimica e il suo responsabile delle risorse umane Stefano Belloni.

«La nostra è un’esigenza produttiva che garantisce la salubrità di alcune infrastrutture strategiche. Consapevoli di questa responsabilità abbiamo visto la totale collaborazione di tutto il personale, che ha scelto in maniera sostanzialmente libera, di concerto con i colleghi, il proprio periodo di vacanza. Scaglioneremo anche la manutenzione degli impianti che di norma facciamo solo in agosto in un periodo più lungo senza ridurre in alcun modo la qualità degli interventi. In questo periodo non potremo lavorare a pieno regime ma garantiremo ai nostri clienti i prodotti essenziali che ci chiedono».

Forte di un fatturato 2019 intorno ai 63 milioni di euro e una crescita del valore della produzione prevista intorno al 20% per quest’anno (i dipendenti cresciuti di una trentina di unità arrivando ad oggi a 172), Italchimica affronta un anno importante con tutte le attenzioni necessarie a ridurre le occasioni di contagio.

«Come molti siamo preoccupati per un settembre che pare non sarà dei più facili» spiegano il presidente e il responsabile delle risorse umane. «Per questo abbiamo approntato una nuova serie di verifiche e controlli che si sommano a quelli in atto già da marzo: oltre alla disinfezione frequente dei reparti e alla misurazione della temperatura all’ingresso abbiamo previsto anche i tamponi per i colleghi che rientrano dalle ferie e un regime di smartworking flessibile che eviti la compresenza di troppi dipendenti negli uffici più affollati». —

Argomenti:coronavirus

Riproduzione riservata © il Nord Est