Leonardo e Confindustria Alto Adriatico: nuove opportunità per le Pmi del Fvg

L'appuntamento organizzato dalla divisione Elicotteri del gruppo per presentare il progetto di una filiera nazionale del volo verticale. Agrusti: «Favorire partnership tra piccole realtà»

La redazione

Concrete opportunità di business e crescita industriale in ambito civile anche per le piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia. È quanto promette il programma Crescere Insieme, iniziativa della divisione Elicotteri di Leonardo – prima produttrice mondiale di mezzi ad ala rotante per il trasporto civile, con una flotta in servizio di oltre 5.000 unità in 150 Paesi - presentato nella sede di Confindustria Alto Adriatico.

«Ogni anno la divisione Elicotteri acquista forniture per circa 3 miliardi di euro, di cui oltre il 60% da fornitori internazionali. Con il nuovo programma si punta a riportare in Italia più di un miliardo di euro l’anno di componenti strategici, con una domanda prevista in forte crescita nei prossimi anni», hanno spiegato Piero Rancilio, responsabile del programma Crescere Insieme, e Diego Michielan, manager della direzione Acquisti della divisione Elicotteri di Leonardo.

A fronte di un investimento iniziale di circa 60 milioni di euro, il gruppo stima che «il progetto potrà generare un effetto leva significativo sul sistema industriale italiano, con un ritorno di circa 100 milioni di euro di ricavi annui per l’intera vita utile degli elicotteri, pari a circa 30 anni, creando nuove opportunità – è stato detto – anche per le Pmi del Friuli Venezia Giulia. Ma il valore più importante è il trasferimento di tecnologie e know-how alle imprese italiane, utile ad alimentare un circolo virtuoso di innovazione e competitività».

Leonardo intende sviluppare una filiera nazionale del volo verticale capace di ridurre la dipendenza dall’estero e valorizzare le eccellenze tecnologiche italiane. «L’iniziativa coinvolge centinaia di imprese, sia già attive nell’aerospazio sia provenienti da altri settori con potenziale di riconversione, e prevede modelli di partnership basati su piani di sviluppo congiunto tra Leonardo e le aziende selezionate», hanno precisato i manager. Un approccio che, secondo Leonardo, consente di rafforzare la filiera nazionale – hanno concluso i manager – con ricadute positive su innovazione, occupazione e indotto.

Per cogliere queste opportunità per il presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, occorre costruire una catena di fornitura coordinata che valorizzi le competenze diffuse nei territori e possa generare nuove forme di collaborazione tra grandi aziende e Pmi. Da qui la necessità di favorire aggregazioni e partnership tra le piccole realtà produttive, affinché possano assumere un ruolo più strutturato nelle filiere industriali.

«I protocolli d’intesa con i grandi player rappresentano un modello virtuoso per ridefinire i rapporti tra imprese capofila e subfornitura, trasformando il legame in una vera partnership di sviluppo», ha detto Agrusti, aggiungendo che questa visione «richiede una nuova intelligenza umana applicata al sistema industriale: collaborazione, senso di comunità e capacità di costruire insieme un tessuto produttivo moderno e competitivo, fondato sulla qualità, sull’innovazione e sul radicamento territoriale».

L'evento è stato organizzato in collaborazione con la Regione - presenti gli assessori al Lavoro, Alessia Rosolen e alle Attività produttive Sergio Emidio Bini - Polo tecnologico Alto Adriatico e Cluster Mare Tc Fvg. Il suo presidente, Massimiliano Ciarrocchi, ha definito definendo l’iniziativa un esempio concreto di politica industriale utile a rafforzare il tessuto produttivo, confermando la disponibilità del cluster a supportare le aziende del territorio nei rapporti con Leonardo e nel loro percorso di crescita.

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