Leonardo accelera con i suoi siti a Nord Est

E’ sui droni che il Nord Est gioca la sua partita più innovativa grazie all’accordo con i turchi di Baykar Technologies per lo sviluppo di droni, un’attività su cui è specializzato proprio lo stabilimento di punta di Leonardo in Friuli Venezia Giulia, quello di Ronchi dei Legionari

 

Maurizio Caiaffa

 

Siamo in un’«economia quasi di guerra». È l’espressione che Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, usò nel marzo 2024 alla presentazione del piano industriale al 2028. E sono proprio i venti di guerra e le tensioni geopolitiche a spingere il business della ex Finmeccanica, la cui trimestrale testimonia in modo plastico il momento storico che stiamo vivendo: come reso noto l’altro ieri, nel primo trimestre i ricavi di Leonardo si sono assestati a 4,2 miliardi (più 14,9%), gli ordini a 6,9 miliardi (più 20,6%) e il risultato netto ordinario a 115 milioni (più 23,7%).

«Proseguiamo nell’esecuzione del nostro piano industriale – ha commentato dal canto suo Cingolani – Nel corso del primo trimestre 2025 abbiamo siglato il Memorandum of Understanding con Baykar Technologies per lo sviluppo di tecnologie unmanned, volto a rafforzare ulteriormente il nostro posizionamento nello scenario competitivo a livello internazionale, e finalizzata la costituzione con Rheinmetall della società Leonardo Rheinmetall Military Vehicles, per rendere operativa la formazione di un nuovo nucleo europeo per sviluppo e produzione di veicoli militari da combattimento in Europa».

C’è molto Nord Est in questo scenario che intreccia guerre e capacità industriale e tecnologica. Il gruppo segnala risultati in crescita per tutti i settori di business sviluppati in Friuli Venezia Giulia e in Veneto, dai velivoli senza equipaggio (Ronchi dei Legionari) agli elicotteri e ai velivoli (Tessera), dall’elettronica alle comunicazioni critiche a banda larga (Alea di Pordenone).

Complessivamente Leonardo è presente nel Nord Est con 860 addetti, cui cui oltre 520 in Veneto e 340 in Friuli Venezia Giulia. Senza dimenticare le catene di fornitura che il gruppo attiva sui territorio: Leonardo parla di 250 fornitori nel Triveneto, per un totale di 6800 addetti. Solo nel Veneto Leonardo conta 160 fornitori locali, guidando un tessuto produttivo di oltre 5 mila addetti fra fornitori e indotto indiretto.

Ma è sui droni che il Nord Est gioca la sua partita più innovativa. In particolare l’accordo con i turchi di Baykar Technologies riguarda lo sviluppo di droni, un’attività su cui è specializzato proprio lo stabilimento di punta di Leonardo in Friuli Venezia Giulia, quello di Ronchi dei Legionari.

Il sito conta 310 addetti che si occupano di sviluppare e produrre sistemi aerei a pilotaggio remoto completi (velivolo e sistema di controllo a terra), oltre che sistemi di addestramento per missioni militari. In relazione all’accordo appena firmato con Baykar Technologies, il gruppo italiano fa sapere che ci sono già tre team misti al lavoro sugli aspetti tecnici, industriali e di marketing.

Insomma il memorandum si sta trasformando in un’alleanza vera e propria. L’obiettivo è sviluppare le potenziali sinergie in fatto di droni, un campo su cui come si è detto Ronchi è in primissima fila.

Riproduzione riservata © il Nord Est