Legno-mobile in flessione ricavi produzione e investimenti

Il presidente Feltrin «Domanda flebile e le aziende navigano a vista. Pesa il costo del credito, ora Servono misure di sostegno»

Elena Del Giudice

Battuta d’arresto per il legno-mobile-arredo che flette bruscamente nel primo semestre 2023, tanto da ipotecare il saldo di fine anno che si teme negativo.

La rilevazione del Centro studi di FederlegnoArredo conferma i dati dell’Istat e vede, per il legno, il fatturato a -14,9%, la produzione a -13,9%, e una contrazione più modesta dei ricavi per il mobile, -0,1%, e più marcata per la produzione, -5,4%, nel raffronto con il primo semestre 2022.

Dati che sono «il segno tangibile di un andamento del settore - sottolinea il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin - costretto a navigare a vista e a fare i conti con una situazione in continua evoluzione destinata a protrarsi per tutto il ’23, se non oltre».

Flebile la domanda di mobili che si riverbera nella produzione di legno, e se il fatturato delle aziende specializzate nella lavorazione della materia prima, in consistente calo rispetto al ’22, risente dell’andamento del prezzo della commodity e dell’energia, rientrati dopo i valori record del biennio scorso, l’andamento della produzione fotografa invece l’orientamento del mercato. «La produzione di mobili indica un rallentamento della domanda e dell’export - conferma Feltrin - e questi due fattori incidono anche sul settore legno che comincia a risentire di una riduzione della produzione».

Il monitor del Centro studi indica una contrazione complessiva della filiera del 5,9%, con un trend negativo sia per il mercato italiano (-6,8%) che per l’export (-4,5%). Il macrosistema legno cede il 12,6%, con vendite a -14% sul mercato nazionale e -8,3% all’estero; il macrosistema arredamento, sempre nel semestre, chiude a -1,1% con l’export a -3,3% a fronte di un +1,3% nel mercato nazionale.

Le stime per la restante parte dell’anno parlano di una chiusura negativa a fine dicembre per la filiera, -3,3%. Per il macrosistema arredamento le previsioni parlano di un andamento totale lievemente positivo a +0,2% grazie alla migliore tenuta del mercato interno, +1,3%, rispetto all’export, -0,7%. Andamento inverso per il macrosistema legno che chiuderà a -8,5% senza differenze sostanziali tra mercato nazionale ed estero.

«Non può sorprendere quindi - rimarca Feltrin - che alla luce dei dati il 39% delle imprese del legno-arredo stia rallentando gli investimenti data la situazione di incertezza a cui si aggiunge la difficoltà nel reperire risorse finanziarie a costi accessibili, a causa degli aumenti dei tassi di interesse e del calo degli affidamenti bancari alle imprese, che segna il minimo storico da oltre 20 anni. Le nostre aziende - conclude Feltrin - sono pronte a rispondere all’ennesima sfida mettendo in atto le strategie per non subire tali conseguenze in modo passivo, ma risulta cruciale prevedere misure di sostegno agli investimenti per tutelare la competitività dell’intero settore».

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