Le imprese del nordest sono le più puntuali d'Italia nei pagamenti

VENEZIA - Migliora la puntualità dei pagamenti delle imprese italiane.
La percentuale di ritardi gravi è infatti pari al 12,6%, in calo, rispetto allo stesso periodo del 2015, del 13,1%.
Il 35,4% delle imprese, dati aggiornati a fine settembre 2016, invece paga alla scadenza, il 51,5% entro il mese di ritardo.
A diffondere i dati è lo Studio Pagamenti, aggiornato a fine settembre 2016, realizzato da Cribis D&B, la società del gruppo Crif specializzata nelle business information, che ha studiato i comportamenti di pagamento delle imprese italiane.
Una situazione, quella dei pagamenti, che dopo anni di insicurezze sembra aver trovato un assetto positivo.
Certamente rispetto al 2010, lo scenario attuale rimane preoccupante: i ritardi oltre il mese di ritardo segnano un +129,1%, mentre i pagamenti alla scadenza sono diminuiti del 4,3%.
Le imprese del nord est, anche a fine settembre 2016, si confermano le più puntuali d’Italia nei pagamenti, anzi hanno leggermente migliorato le loro performance nel corso dell’ultimo trimestre.
Il 44,4% paga alla scadenza, mentre i ritardi gravi sono solo del 7,4%. Situazione opposta per il sud e le isole, dove solo il 22,7% è virtuoso e ben il 21,4% fatica a saldare i debiti con i fornitori.
Bene anche il nord ovest (41,7% di pagamenti alla scadenza, 8,4% oltre il mese di ritardo), situazione intermedia per il centro Italia (31,5% di imprese puntuali, 15,1% i cattivi pagatori).
Continua la crisi del commercio al dettaglio. Solo il 26,2% delle imprese che operano in questo settore è infatti puntuale, il 20,1% invece fatica a saldare i debiti.
Situazione opposta per i servizi finanziari, puntuali nel 46,3% dei casi, a fronte di ritardi gravi pari al 9,5%.
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