Le forniture navali spingono Potocco: ricavi a 17 milioni e investimenti Esg

Il positivo andamento dei conti, cresciuti negli ultimi anni senza soluzione di continuità ha consentito Potocco di intraprendere significativi investimenti in chiave sostenibile per un totale di 5 milioni di euro nel triennio 2023-2025

Maura Delle Case

Il contract navale spinge i ricavi di Potocco. Il 2024 si chiuderà per la storica azienda di Manzano, attiva nel settore dell’arredo di design, con un incremento del fatturato del 10% rispetto all’anno precedente, a 17 milioni di euro, ma anche con un significativo miglioramento della marginalità. L’azienda prevede infatti di raggiungere un margine operativo lordo (ebitda) intorno ai 2 milioni. Determinante appunto il contributo al giro d’affari delle commesse per il settore navale, che segnano nell’anno ormai prossimo alla fine una crescita del 14%, per un valore complessivo che supera i 12,4 milioni, pari al 73% del fatturato. Il restante 27%, pari a 4,6 milioni, si deve invece al segmento retail.

Condizioni di mercato permettendo, la famiglia Potocco, che guida l’impresa dalla sua nascita, nel 1919, e che oggi con Alice e Marianna, figlie del presidente Antonino, è arrivata alla quinta generazione, prevede di crescere ancora a doppia cifra nel 2025 e di raggiungere il traguardo dei 20 milioni di fatturato. Previsioni possibili – fanno sapere dall’azienda – grazie ad un cospicuo portafoglio ordini.

Il positivo andamento dei conti, cresciuti negli ultimi anni senza soluzione di continuità (nel 2017 l’azienda fatturava circa 8 milioni) ha consentito Potocco di intraprendere significativi investimenti in chiave sostenibile per un totale di 5 milioni di euro nel triennio 2023-2025.

Opere che in gran parte sono già state realizzate. L’azienda oggi usa gli scarti derivanti della lavorazione del legno per produrre energia termica, ha installato nuove caldaie dotate di interfaccia uomo macchina e un sistema di trattamento fumi al fine di ridurre le emissioni in atmosfera e ancora realizzato un impianto fotovoltaico per una potenza massima installata di 500 kw che permette di soddisfare il 70/80% del fabbisogno energetico aziendale e di ridurre le emissioni di CO2 per oltre 225 tonnellate l’anno.

Ma l’impegno di Potocco non si ferma qui: entro la fine del 2025 l’azienda punta infatti a ridurre l’utilizzo della colla poliuretanica degli incollaggi al 5%, per il 2026 prevede la pubblicazione del primo bilancio di sostenibilità e per il 2027 il traguardo delle zero emissioni.

«Da oltre un secolo, Potocco fonde tradizione e innovazione, ma oggi guardiamo al futuro con una visione ancora più chiara e responsabile – dichiara il presidente Antonino Potocco –. Crediamo che il design non possa prescindere dal rispetto per l’ambiente e dall’attenzione verso le generazioni future. I nostri investimenti in sostenibilità, dall’autoproduzione energetica all’obiettivo delle emissioni zero, sono il simbolo del nostro impegno a trasformare la bellezza dei nostri arredi in una promessa di equilibrio e armonia con il pianeta».

L’azienda si distingue per un modello produttivo che integra i canoni di industria 4.0 con le lavorazioni artigianali, come la levigatura del legno e l’intreccio manuale, da sempre fiore all’occhiello del brand, coniugando flessibilità produttiva e attenzione al cliente. «Potocco – continua il presidente – è in grado di adattare e personalizzare i prodotti presenti in catalogo, modificando misure, rivestimenti e finiture per soddisfare le esigenze di progettisti e architetti. Grazie a una produzione quasi interamente in-house, l’azienda offre la possibilità di realizzare prodotti su misura, affiancando i professionisti del settore dalle prime fasi di progettazione e prototipazione». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © il Nord Est