Le colonnine di ricarica di Alpitronic conquistano l’Europa

BOLZANO. Da piccolo studio ingegneristico ad azienda leader nel mercato europeo per la produzione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Il tutto nell’arco di soli dieci anni.
Una parabola, quella dell’altoatesina Alpitronic, che dimostra come diventare delle “hidden champion”, locuzione usata per definire le PMI capaci di diventare leader in settori di nicchia anche se poco conosciute al grande pubblico, sia possibile. Fondata nel 2009 da quattro ingegneri - Philipp Senoner, Andreas Oberrauch, Sigrid Zanon e Alessandro Ciceri – Alpitronic è cresciuta nell’incubatore startup di NOI Techpark, il polo dell’innovazione dell’Alto Adige, dove si è specializzata in breve tempo nello sviluppo di sistemi elettronici ad alto grado d’innovazione per il comparto automobilistico: dalle tecnologie di controllo per veicoli elettrici o ibridi all’elettronica per veicoli con celle a combustibile.

L’Alto Adige, d’altronde, è un territorio in cui l’industria dell’automotive ha un ruolo di assoluto rilievo. In Val Pusteria si è creato negli anni un vero e proprio distretto della fornitura che riunisce aziende ad alta competitività internazionale, tra cui anche Alpitronic.
Hypercharger, la rivoluzione elettrica
Il boom è avvenuto nel 2018 quando su intuizione di Senoner è stato ideato e immesso sul mercato l’hypercharger, una colonnina di ricarica ultraveloce fino a 300 kW, in grado di ricaricare la batteria di un’auto elettrica dal 10 all’80% in soli 20 minuti dal design accattivante, compatto, ruba poco spazio ed è molto più economico da acquistare rispetto ai competitor.
Una vera e propria svolta che ha portato l’azienda a trasformarsi da piccola startup locale e player capace di rifornire aziende del calibro di BMW, Mercedes o Tesla. E proprio quest’ultima è stata superata per numero di colonnine installate in Germania: “Tra i nostri clienti e partner annoveriamo grandi produttori e fornitori del settore automobilistico, nonché aziende industriali attive a livello internazionale – precisa Senoner, CEO dell’azienda -. Cerchiamo di innovare ogni giorno nel campo dell’elettronica di potenza ad alta efficienza energetica e nella tecnologia di collaudo, e crediamo che solo soluzioni di alta qualità possono fornire la base per una collaborazione duratura”.
Negli anni la tecnologia firmata Alpitronic si è diffusa in Europa, portando l’azienda a diventare leader di mercato in Germania, Italia, Austria, Repubblica Ceca, Norvegia e Finlandia. Al momento sono attive oltre 4.300 colonnine (tra cui un installata anche in Islanda), e ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui l’inserimento del Financial Times tra le prime 1.000 imprese emergenti in Europa.

L’aspetto interessante riguarda il fatto che l’hypercharger non viene sfruttato solamente da marchi del mondo automotive, ma anche da nomi del comparto Moc, Utility e retail come Circle K, Aral, E-On, Alperia, Enel-x, Aldi, Lidl e Mc Donalds. In totale sono più di 400 i clienti che si sono affacciati alle loro tecnologie.
Oggi Alpitronic può contare su 250 collaboratori con un’età media di appena 33 anni, un terzo dei quali si occupano di ricerca e sviluppo a dimostrazione del marcato orientamento al futuro. Per l’azienda altoatesina è fondamentale il coinvolgimento di fornitori e partner locali: “Nel nostro settore ad alta tecnologia è molto importante poter contare su distanze brevi e massima
efficienza. Nel 2021 ai fornitori altoatesini abbiamo generato un fatturato di 35 milioni di euro”, prosegue Senoner.
I progetti in programma
Un’azienda quindi costantemente proiettata al futuro. Il prossimo passo in programma è la diffusione del HY50, una nuova colonnina di ricarica da 50 kW che si può montare a parete e pesa meno di 100 kg. Grazie alle sue caratteristiche rappresenta un netto miglioramento in termini di installazione, maneggevolezza e qualità della ricarica per parcheggi, ristoranti, centri commerciali, alberghi e punti di ricarica pubblici o aziendali.
Uno degli ambiti di sviluppo in cui si vuole inserire Alpitronic per assumere il ruolo di game changer è quello del settore trasporto. L’obiettivo è quello di progettare prodotti altamente professionali pensati sia per il movimento merci sia per la mobilità pubblica.
A scommettere sui servizi di Alpitronic è stata anche Diebold Nixdorf, multinazionale americana del commercio connesso, che ha chiuso un accordo pluriennale per garantirsi i servizi e la fruibilità delle colonnine hypercharger in tutti i Paesi di riferimento. L’accordo consentirà ai gestori delle colonnine di fornire ai propri clienti un servizio ottimale in fatto di rapidità, massima efficienza e controllo del funzionamento.
La partnership è stata avviata con le 2.600 stazioni di ricarica ultraveloce presenti in Germania, e si prevede di raggiungere quota 10.000 hypercharger in tutta Europa entro l’anno in corso. Per il 2023 Alpitronic e Diebold Nixdorf contano di ampliare la collaborazione al resto del mondo.
Un nuovo quartier generale alle porte di Bolzano
Una crescita vertiginosa quella di Alpitronic, che necessita adesso di una nuova casa. Ad oggi l’azienda è dislocata in più sedi attorno a Bolzano, ma per attuare il proprio programma di sviluppo, Senoner e i suoi soci hanno deciso di investire per realizzare il proprio quartier generale a Terlano, alle porte di Bolzano.
Il futuro edificio sarà un vero e proprio campus dell’innovazione, e presenterà reparti di Ricerca&Sviluppo e di produzione. Ma l’hub avrà ricadute positive anche sul circuito economico locale e mirerà a creare nuovi posti di lavori: “La nostra nuova sede verrà realizzata secondo i criteri dei green building e sarà autosufficiente energeticamente”, spiega Senoner. Un progetto che permetterà contestualmente di ridisegnare una delle aree produttive più importanti della zona della valle dell’Adige.
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