La friulana Pilosio lavorerà ad Abu Dhabi al nuovo Guggenheim

Sta sorgendo ad Abu Dhabi il Museo Guggenheim più grande al mondo: circa 30mila metri quadri, di cui 13mila esclusivamente dedicati a spazi espositivi di vario genere.
La struttura disegnata dall’archistar Frank Gehry fonde design, arte e tradizione araba ed è stata realizzata grazie anche alla Pilosio, azienda friulana specializzata nella produzione di ponteggi, casseforme e strutture sospese per il settore delle costruzioni. L’inaugurazione è prevista nel 2026.
L’azienda fondata nel 1961, con sede centrale a Tavagnacco, è stata chiamata da Al Laith, azienda leader in Medio Oriente, per fornire soluzioni in funzione dell’installazione del pacchetto di vetrate per il tetto sulla complessa e impegnativa struttura in acciaio che dovrebbe sorgere entro il 2026 sulla punta a Nord Ovest dell’isola di Saadiyat.
Per il museo Pilosio ha ideato un particolare sistema, il Flydeck, che permette di creare una struttura sospesa che si adatta perfettamente alla morfologia del tetto.
Questo consentirà agli operai e tecnici di installare con estrema sicurezza le vetrate dell’atrio. «Siamo entusiasti di vedere la nostra azienda espandersi e cogliere le opportunità offerte dal mercato delle costruzioni nel Medio Oriente - commenta l’amministratore unico di Pilosio, Nereo Parisotto -. Siamo molto orgogliosi di poter contribuire, con le nostre tecnologie e professionalità, a quella che, con l’apertura del Guggenheim Museum, è una vera e propria rivoluzione culturale per il paese arabo».
Considerando l'espansione del settore delle costruzioni in Arabia Saudita e la continuità di progetti importanti negli Emirati Arabi Uniti e negli altri Paesi del Golfo Persico, il mercato del Medio Oriente rappresenta una grande opportunità per l'azienda friulana, rilanciata nel 2021 dal trevigiano Nereo Parisotto.
Da qui la scelta dell’apertura di una nuova sede a Dubai: la Pilosio Building Materials, affidata a Francesco De Martino nel ruolo di ad. «Il mercato del Medio Oriente rappresenta non solo il futuro ma anche l’immediato presente, data l’esplosiva espansione del settore delle costruzioni nell'area», spiega De Martino. —
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