La Cividina inaugura stabilimento da 3 milioni: «Restare sul territorio»

Nuovo stabilimento produttivo per La Cividina di Martignacco. L’azienda di Fulvio Bulfoni, un punto di riferimento nell’ambito degli imbottiti di design, sia per il contract che per la casa, ha portato a termine un investimento da 3 milioni di euro che le consegna 3.000 nuovi metri quadrati, necessari all’ulteriore sviluppo dell’attività.
Il nuovo stabilimento si trova sempre a Martignacco, nell’hinterland udinese, dove La Cividina conta anche lo showroom, ospitato nell’ex scuola elementare del paese, e il magazzino, che ante investimento era anche sede produttiva.
«Non avendo più possibilità di sviluppo strutturale dov’eravamo, abbiamo deciso di dar corpo a questo investimento, che arriva a termine con un anno di ritardo, avendolo avviato una settimana prima che esplodesse la pandemia. La filosofia che ci ha guidati è quella di sempre: restare sul territorio» ha spiegato Bulfoni tagliando venerdì il nastro del nuovo corpo di fabbrica, insieme ai suoi 30 dipendenti e a molti imprenditori del settore.
Una filosofia, quella de La Cividina, che investe anche la catena di fornitura: «L’80% delle aziende che lavorano per noi - rivendica con orgoglio l’imprenditore friulano - si trova nell’arco di 50 chilometri da Martignacco».
Il mantra insomma è dare lavoro al territorio, trattenere localmente il valore aggiunto di prodotti che all’86% finiscono sui mercati esteri - Francia, Inghilterra, Paesi Scandinavi e sempre più Far East -, apprezzati per il loro inconfondibile design, come nel caso del divano-icona Osaka, disegnato nel 1967 da Pierre Paulin.
La Cividina ha chiuso i primi sei mesi del 2023 con ricavi in crescita del 12% sull’anno scorso, ma Bulfoni predica prudenza.
«Il nostro fatturato si aggira intorno ai 5 milioni e negli ultimi esercizi siamo cresciuti sempre a doppia cifra, come pure nel primo semestre 2023. La congiuntura non ci fa però stare sereni. Specie nel nostro settore stiamo assistendo a una frenata che investe tanto il mondo retail che quello contract. Sarei contento - conclude l’imprenditore - di confermare a fine anno il trend del primo semestre».
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