Kering Eyewear più sostenibile, rafforza il patto con i fornitori

Per la giornata dedicata al tema ambientale arriva da Parigi Marie-Claire Daveu. Vedovotto: «Una responsabilità e una grande opportunità di innovazione»
Roberta Paolini

Prendersi cura dell’ambiente, collaborare per le persone, creare innovazione. Il piano di Kering Eyewear per la sostenibilità si esplica ormai da tempo in una pluralità di modi e si basa su questi tre pilastri. Una scelta non solo etica, ma strategica per il gruppo di occhialeria fondato e presieduto da Roberto Vedovotto e parte integrante del big del lusso francese governato da Francois Henri Pinault.

dimostrazione di una scelta di campo cruciale per il gruppo, la presenza al Sustainability day, alcuni giorni fa nel quartier generale del big dell’occhialeria, a Padova, di Marie-Claire Daveu, responsabile della sostenibilità a livello di gruppo a diretto riporto di Pinault, scesa da Parigi proprio per parlare della strategie di Kering, con quelli che non vengono definiti fornitori, ma partner.

Un incontro dedicato per il ruolo centrale che la filiera che opera per Kering Eyewear svolge nell’esecuzione della visione sostenibile di gruppo. Un rapporto di partnership vincente fondato non solo sull’eccellenza delle competenze e delle capacità, ma anche sulla fiducia reciproca e sul rispetto rigoroso delle procedure e delle linee guida stabilite in materia di trasparenza, conformità sociale, protezione ambientale, benessere degli animali e utilizzo dei materiali.

Per questo motivo, per guidare i propri partner il gruppo ha definito dei Kering Standards: uno strumento essenziale che aiuta a ripensare e riformulare ogni singolo ambito del business, dalla scelta e approvvigionamento delle materie prime ai processi di produzione fino a molteplici aspetti come packaging e visual, logistica, durata del prodotto, innovazione e gestione chimica. Tutte le iniziative intraprese dall'azienda nell’ambito della sostenibilità saranno raggruppate nella piattaforma Kering Eyewear for a Better Tomorrow.

«La missione di responsabilità ambientale e sociale non è solo un imperativo ma anche un'opportunità straordinaria - ha ribadito Roberto Vedovotto - per produrre innovazioni avanzate e trasformazioni significative. Siamo consapevoli che gli obiettivi che ci attendono sono molto ambiziosi, ma siamo anche pronti ad affrontare ogni possibile sfida e cambiamento per contribuire alla costruzione di un futuro migliore».

Su questa linea se l’obiettivo a livello di tutto il gruppo è di ridurre le proprie emissioni totali di gas serra del 40% entro il 2035, partendo dal 2021 come anno di riferimento. Per quanto riguarda la sola Kering Eyewear dal punto di vista dell’innovazione va citato, all’interno delle diverse iniziative, il progetto Virtus.

Lanciato nel 2018 è una piattaforma di scambio dati verificata, integrata, affidabile, unica e sicura che utilizza la tecnologia blockchain per misurare e quantificare l'impatto di tutti i player e i processi coinvolti nell'intero sistema produttivo. Tra le altre iniziative ci sono anche sul lato dei materiali: come gli occhiali in acetato 100% riciclato (ReAce)la progressiva integrazione di lenti da sole in nylon biobased al 39% nelle varie collezioni e ancora per il packaging l’eliminazione del Pvc e la progressiva introduzioni di materiali riciclati. .

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