Ital-Lenti, 70 anni dedicati alla vista: «Ricerca e qualità»

Paolo e Nadia Polzotto festeggeranno sabato il compleanno con i collaboratori: «Sappiamo anticipare i cambiamenti. Ogni anno produciamo 1,5 milioni di lenti»

Stefano Vietina
Nadia e Paolo Polzotto
Nadia e Paolo Polzotto

«La lente per occhiali italiana è apprezzata e compete molto bene con i prodotti stranieri e la nostra Ital-Lenti gode di ottima salute dopo così tanti anni. Di certo ha cambiato volto spesso e ha saputo adeguarsi alle esigenze del mercato. E su questa base siamo pronti ad andare avanti, puntando sull’innovazione».

Paolo Polzotto, amministratore delegato di Ital-Lenti, si dice soddisfatto alla vigilia della festa per i 70 anni dell’azienda di Puos d’Alpago, che conta una sessantina di collaboratori, comprese le altre strutture di Lissone, Roma, Rovereto, oltre a 35 addetti al commerciale in Romania. Con un fatturato che ha raggiunto nel 2024 i 21,5 milioni di euro (erano stati 20,7 nel 2023), di cui il 90% in Italia e il restante all’estero, in particolare Europa e Medio Oriente, Ital-Lenti non è solo una delle pochissime aziende italiane a realizzare lenti per occhiali, ma anche una delle imprese più solide del territorio bellunese. E, di conseguenza, una delle più appetibili. «Non le nascondo», commenta Paolo Polzotto, «che di proposte ce ne arrivano molte, ma ci teniamo alla nostra autonomia, alla nostra bellunesità, a produrre tutto qui a Puos d’Alpago il milione e mezzo di lenti che facciamo ogni anno».

La storia 

Ital-Lenti è una tipica azienda di famiglia, creata nel 1955 dal nonno Gino (1920-1977) per la produzione di sbozzi minerali per lenti; fatta poi crescere dal padre Leo (1949), attuale presidente del Cda, e da sua moglie Tullia Saviane, e oggi gestita dai loro figli Paolo e Nadia, dalla moglie di Paolo Claudia Cantoni, che si occupa dell’organizzazione, e dal cognato Gianluigi Della Vecchia, direttore commerciale. «Ma al di là delle cariche», sottolinea Polzotto, «siamo abituati da sempre a prendere tutti insieme le decisioni che contano. E sulla nostra autonomia nessuno ha mai avuto dubbi».

L’azienda produce lenti oftalmiche e rappresenta una delle realtà italiane più innovative. «Il nostro core business», spiega Nadia, «è rappresentato dalle lenti progressive, che generano oltre il 50% del fatturato complessivo. In questo segmento riusciamo a fare la differenza grazie alla continua attività di ricerca e sviluppo su geometrie esclusive e sempre più performanti, alla rapidità nei tempi di produzione, garantita da un alto livello di automazione, e a consegne rapide e puntuali su tutto il territorio nazionale e oltre».

Lo sviluppo negli anni 

Negli anni Sessanta Ital-Lenti è stata fornitore della Nasa con speciali lenti al cobalto per la realizzazione delle visiere di protezione nelle missioni spaziali Apollo. Nel 2004 è stata la prima azienda italiana a produrre lenti progressive con canale di progressione sulla superficie interna, grazie a sistemi di lavorazione completamente automatizzati e a un software per il calcolo della geometria. «Una svolta importante, che ci ha permesso di ottimizzare ulteriormente la nostra produzione, dotandola di cinque linee free-form, con impianti automatizzati corredati di speciali micro utensili che permettono la massima personalizzazione dei prodotti, riducendo notevolmente lo stoccaggio del materiale semilavorato e i tempi di lavorazione, migliorando così sensibilmente il servizio offerto ai Centri Ottici partner, sia in termini qualitativi che per i tempi di consegna.

«L’obiettivo di un’azienda», riprende Paolo Polzotto, «deve essere quello di essere sana e di saper stare sul mercato, come abbiamo dimostrato in tutti questi anni. Le nostre performance non hanno molti segreti, diciamo che si fondano su due leve: l’esperienza e l’abnegazione dei nostri collaboratori e il livello di automazione che abbiamo saputo raggiungere. L’evoluzione in questi anni nel settore è stata notevole e noi abbiamo anche saputo anticiparla. Oggi si arriva alla produzione di lenti personalizzate e siamo stati i primi ad avere in Italia una lente in grado di filtrare luce blu e raggi UV fino a frequenze molto elevate. Oggi lenti ancora più necessarie perché siamo esposti, come mai prima, ai raggi emessi da tv o smartphone, oltre che dal sole, che possono danneggiare la retina».

Qualità e rapidità 

E ancora: «Il nostro lavoro si misura sulla qualità delle nostre lenti e anche sulla rapidità della produzione e della consegna. Per questo abbiamo potenziato costantemente la ricerca e l’automazione nella sede di Alpago».

L’azienda ha un ampio catalogo di lenti progressive e degressive, in grado di ampliare le aree di visione periferiche; trattamenti per la protezione e per prevenire danneggiamenti del trattamento dovuti a shock termici; nuove geometrie specifiche per la miopia; maggiore sensibilità al contrasto. «Le nostre lenti Twice», prosegue Polzotto, «grazie a un algoritmo ed alla tecnologia produttiva Digital Ray Control 3D, consentono una visione ben superiore a quella garantita fino ad oggi. Ed è sempre più fondamentale personalizzare le lenti, specie in una società che impone, oggi più che mai, lunghe ore trascorse di fronte allo schermo di un video, di un tablet o di un cellulare. Sempre più lenti progressive, dunque, ma anche protettive per la luce blu».

Come ci si afferma in un settore molto competitivo come il vostro? «Avendo radici salde e un’ottima organizzazione, oltre a prodotti di punta che sappiano interessare il mercato. La ricerca costante è così alla base del nostro lavoro in Alpago, e siamo molto impegnati anche nei corsi di formazione per gli ottici. L’ottico (oltre mille i nostri clienti in Italia) ha bisogno di un rapporto stretto con l’azienda».

Il mercato

Il mercato è un po’ fermo ultimamente, colpa della crisi economica generale: «Essendo le nostre lenti dispositivi medici, questo significa che meno italiani curano la loro vista, e non è un bel segnale in generale per il nostro Paese. Così se il mercato cresce in valore, purtroppo al momento non lo fa in volumi. Poi è anche vero che il nostro settore è soggetto a picchi di mercato, ad esempio in estate, quando dopo i week end di bel tempo, con la gente che si muove, riscontriamo subito l’effetto con gli ordini da smaltire rapidamente il lunedì ed il martedì successivi, e quindi bisogna essere sempre pronti a fornire gli ottici secondo la richiesta».

Un rapporto importante quello con gli ottici: «Forniamo loro uno strumento per rilevare parametri posturali e la posizione d’uso dell’occhiale, una sorta di specchio con ben cinque videocamere; il consumatore indossa la montatura, lo strumento fa un’analisi dettagliata e ci viene quindi fornita, via telematica, una prescrizione corretta. Abbiamo sempre in magazzino prodotti da spedire su richiesta in Italia, ma la nostra principale attività, il nostro core business, è produrre le lenti in due o tre giorni, su commessa degli ottici, con una rete di distribuzione dedicata, che garantisce due passaggi in negozio, mattina e sera. Spesso sono gli stessi ottici che ci chiedono il lavoro di montaggio completo, inviandoci le montature scelte dal consumatore».

«In occasione dei 70 anni di Ital-lenti», conclude Nadia Polzotto, «abbiamo deciso di organizzare sabato prossimo una festa per celebrare questo momento speciale e ringraziare tutti i dipendenti e collaboratori, veri protagonisti di questo successo. Sarà un’occasione per ritrovarci, condividere i risultati raggiunti e guardare con entusiasmo al futuro». —

 

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