In Hera il “Patto del buon lavoro” previste 2.600 nuove assunzioni

Firmato l’accordo con i sindacati: tra le misure il supporto alle spese dei figli fino alle scuole superiori
Nicola Brillo

Supporto alle spese educative dei figli fino alle scuole superiori, inclusi centri estivi, baby-sitting e aiuto compiti. Oltre 100mila ore di formazione all’anno, cinquanta borse di studio per premiare l’impegno allo studio universitario, “Pacchetto flessibile Welfare” di 400 euro l’anno.

E ancora lavoro agile alle donne in gravidanza e genitori fino all’anno di età della prole (nel caso le attività siano compatibili). Inoltre sono previste 2.600 assunzioni (di cui 200 internalizzazioni) nel quadriennio 2024-2027 e investimenti per 60 milioni di euro in formazione, di cui un terzo sulla sicurezza.

Il Gruppo Hera, con le sue controllate a Nord Est, ha sottoscritto con i sindacati l’innovativo “Patto del Buon Lavoro”, composto da 70 pagine, tra i più evoluti nel settore. Ieri a Bologna è stato firmato il modello di impresa del futuro della multiutility, che si fonda su cinque pilastri: sicurezza, appalti, sostenibilità, inclusione e benessere.

Interessa circa 10mila lavoratori del gruppo, dirigenti esclusi. Tra le principali novità, il premio di risultato sarà legato anche agli obiettivi di sostenibilità, a conferma dell’impegno per garantire una transizione giusta.

Sul fronte economico c’è l’impegno ad aumentare il premio di risultato di 225 euro in tre anni, fino a 2.965 euro medi. «In un contesto sfidante come quello attuale, abbiamo deciso di ripartire dalle basi solide di quanto già sviluppato dall’azienda per far evolvere ulteriormente i nostri standard di riferimento e costruire nuovi progetti e nuovi modelli di partecipazione insieme alle organizzazioni sindacali» afferma Cristian Fabbri, presidente esecutivo del Gruppo Hera «vogliamo essere l’esempio di come l’impresa possa rappresentare un motore di cambiamento positivo e costruire insieme un futuro più inclusivo, sostenibile e sicuro. La valorizzazione delle persone che lavorano nel gruppo e la loro soddisfazione sono fondamentali per garantire la crescita e la solidità dell’azienda e, allo stesso tempo, fornire servizi sempre migliori, con positive ricadute ambientali ed economiche per i territori serviti».

Il “Patto del Buon Lavoro” con il coordinamento Rsu del gruppo bolognese e dalle segreterie nazionali e regionali di Filctem e FP Cgil, Femca, Fit e Flaei Cisl, Uiltec e Uiltrasporti Uil, Fiadel e Cisal Federenergia. I presenti ieri sul palco non hanno nascosto le difficoltà nella redazione del piano, durato otto mesi di trattativa.

I sindacati sottolineano comunque l’approvazione all’unanimità dell’accordo, legato anche alla transizione energetica, che dà risposte ai cambiamenti che le aziende dovranno affrontare nei prossimi anni. Anche l’indotto è interessato all’accordo, con alcune iniziative.

Il Gruppo Hera è tra i principali operatori a livello nazionale nel settore rifiuti, acqua, vendita gas ed energia elettrica. È presente in Centro Italia e a Nord Est.

La controllata AcegasApsAmga è attiva nel Padovano e nelle province di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste, con distribuzione gas, servizi ambientali e raccolta rifiuti, gestione idrica, teleriscaldamento, distribuzione elettricità, illuminazione pubblica e teleriscaldamento.

Ad Ospedaletto d’Istrana ha sede Aliplast, acquisita nel 2017 da HeraAmbiente, specializzata nella gestione del ciclo della plastica. Nel 2023 ha riciclato 84,6 tonnellate di plastica.

Il Gruppo Hera intende stimolare le imprese appaltatrici al miglioramento continuo nell’esecuzione delle attività, con particolare attenzione alle tutele applicate alle maestranze dell’intera catena di fornitura.

Le parti si sono impegnate a condividere il nuovo Protocollo, che comprenderà alcuni significativi e positivi cambiamenti in termini di migliori pratiche, standard più elevati e modello di partecipazione. La società, alla richiesta sindacale riguardante il passaggio a 38 ore settimanali dei dipendenti con contratto nazionale Gas-Acqua, dichiara di non porre nessuna pregiudiziale, ma la sede di trattativa deve essere nazionale.

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