Il sogno del Sona Calcio di Pradella: ingaggiati Maicon e Ruggeri
Stanno già arrivando altre richieste di sponsorizzazione – oltre alle principali già attive con Pasta Avesani e Jotto – anche in conseguenza dell’ingaggio di Maicon, già campione dell’Inter, oggi quarantenne ma ancora in grado di “arare” la fascia destra del campo come faceva in maglia nerazzurra

VERONA. Paolo Pradella, vulcanico presidente del Sona Calcio, ha ingaggiato Maicon ed Enrico Ruggeri, ha portato in dieci anni la squadra dalla prima categoria alle serie D e non vuole fermarsi qui. “Enrico Ruggeri farà il suo esordio con la maglia del Sona il prossimo 30 maggio – annuncia – e con il suo ingresso in campo a 63 anni stabiliremo un record mondiale. Il fantasista della nazionale cantanti potrà giocare per il tempo che si sente, da cinque minuti a molti di più. Del resto, si allena bene ed è tonico. Sono sicuro che farà bene”.
Farà bene anche all’immagine ed alle casse del Sona. A Pradella stanno già arrivando altre richieste di sponsorizzazione – oltre alle principali già attive con Pasta Avesani e Jotto – anche in conseguenza dell’ingaggio di Maicon, già campione dell’Inter, oggi quarantenne ma ancora in grado di “arare” la fascia destra del campo come faceva in maglia nerazzurra.
“E’ ancora forte – dice Pradella – è il nostro calciatore che percorre più chilometri a partita, ben dieci. Voleva tornare in Italia dopo le ultime esperienze sui campi di casa, in Brasile. Un comune amico ce lo ha segnalato e noi siamo stati i primi a chiudere il contratto con lui. Quanto lo pago non lo dico. Ma qui sta bene, si trova in un ambiente familiare ideale, ha con sé suo figlio Felipe, è tornato in possesso della maglia numero 13 e ci aiuta a restare in serie D”. Proprio la maglia rossoblù del Sona, la numero 13 con la scritta Maicon, è diventata il desiderio di tanti.
“Sono arrivate richieste da tutto il mondo, persino dalla Cina – dice Pradella – ne abbiamo già vendute mille al prezzo di cinquanta euro l’una, più le spese di spedizione”. E purtroppo la pandemia non ha consentito di fare affari con la vendita dei biglietti allo stadio: “Abbiamo già perso qualcosa come 5000 euro in mancati ingressi in tribuna. Ora il sogno – conclude Pradella – sarebbe quello di poter avere mille persone allo stadio per l’esordio del nostro cantante calciatore, domenica 30”. E il cantante calciatore si allena e promette: “Sono ancora in gran forma e sono emozionatissimo dall’idea di poter giocare al fianco di un idolo come Maicon”.
Il capitano della nazionale cantanti ha promesso a Pradella che comporrà – gratis, come le sue prestazioni sportive – l’inno ufficiale del Sona. A dimostrazione che oltre a giocare a pallone ancora, per dirla in dialetto, “sona ben”. Anche Maicon è felice di avere al suo fianco l’amico Ruggeri, così come di giocare nel Sona: “La voglia di giocare a calcio è sempre la stessa. Non importa che sia in Champions League o in Serie D.
L’importante è essere in Italia, il Paese che mi ha dato tutto”. Paolo Pradella, ex ferroviere oggi in pensione, se lo coccola con gli occhi. Ci voleva un emiliano trapiantato a Sona per amore per far sognare tutta la città. Ma ora lui frena gli entusiasmi: “Ora l’obiettivo è mantenere la categoria, far crescere un settore giovanile importante e portare verso il calcio professionistico qualche giovane in gamba, qui ne abbiamo tanti, dal portiere brasiliano Luiz Dal Bosco Carniero, al difensore Giacomo Montresor, fino all’attaccante Thomas Valbusa”. Hanno i riflettori accesi su di loro anche grazie a due vecchietti innamorati del calcio che ancora giocano a pallone, a Sona, 17mila abitanti, provincia di Verona.
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