Il Plogging, ovvero correre raccogliendo i rifiuti abbandonati, arriva al secondo mondiale. Scarpa è ancora sponsor

L’azienda di Asolo conferma il sostegno alla manifestazione. De Gasperi: «Ne condividiamo i valori», l’amore per la montagna e la sensibilità per l’ambiente

Maura Delle Case
Jeantet Stefano
Jeantet Stefano

Correre raccogliendo i rifiuti abbandonati lungo la strada.

E’ il curioso mix tra sport e cura ambientale che ha trovato la sua sintesi e consacrazione nella disciplina del plogging, inventata nel 2016 in Svezia che l’ha pure battezzata con una crasi tra plocka upp (raccogliere) e jogging.

Dal Nord Europa la nuova disciplina ha presto conquistato il vecchio continente, complici la crescente sensibilità ambientale e il tam tam dei social, Italia compresa. Non è un caso che sia stato proprio il Belpaese un anno fa a ospitare la prima edizione dei campionati del mondo di plogging oggi alla vigilia della seconda edizione.

La kermesse, in programma dal 30 settembre al 2 ottobre, sarà ospitata nel comune di Villar Perosa, in provincia di Torino. Sede della gara a nord-ovest, sponsor a nordest.

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Principale sostenitore della kermesse sarà infatti ancora una volta Scarpa, l’azienda di Asolo nata nel 1938 e divenuta un punto di riferimento a livello internazionale nel panorama della produzione di calzature da montagna e per le attività outdoor che ha chiuso il bilancio consolidato 2021 con un fatturato pari a 134 milioni di euro, in crescita del 22% rispetto ai 110 milioni del 2020, spinto su dalla forte riscoperta delle attività outdoor che si è verificata negli ultimi due anni.

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Un rimbalzo che Scarpa ha registrato sia in Italia che all’estero con una quota export che vale l’82% del fatturato, con gli Usa primo mercato, seguiti da Germania, Gran Bretagna, Francia e Austria.

Tornando al mondiale di plogging, Marco De Gasperi, brand manager di Scarpa, dichiara: «È un grande piacere essere per il secondo anno al fianco del Campionato Mondiale di Plogging, una competizione di cui condividiamo pienamente i valori. Penso che questo sport rappresenti l’essenza della montagna, coinvolgendo la sensibilità per l’ambiente e l’educazione alle future generazioni».

Jeantet Stefano
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«La nostra azienda - prosegue De Gasperi - è da sempre portavoce di stili di vita rispettosi della natura, e manifestazioni come questa hanno il merito di unire il gesto sportivo ad un forte messaggio da indirizzare in special modo ai ragazzi».

Inserita in un ricco programma di eventi collaterali, la gara vera e propria si svolgerà il 1° ottobre, con partenza e arrivo dal Comune di Villar Perosa, dove al termine della competizione gli ufficiali di gara apriranno i sacchi dei rifiuti così da redigere la classifica finale, sulla base della distanza percorsa, del dislivello complessivo e della qualità e quantità dei rifiuti raccolti.

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Un conteggio utile a decretare i vincitori, che saranno premiati il giorno successivo nella cornice degli impianti sportivi di Pomaretto (To), ma anche a pesare in concreto l’utilità del plogging per l’ambiente. Dati alla mano: l’anno passato, durante il mondiale, furono raccolti in totale 795 chilogrammi di spazzatura in un percorso di 1.780 chilometri di sentieri.

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