Il legno carta che crea l'artigiano in Atelier

CASTELFRANCO VENETO. Una micro impresa diventa Atelier. Un materiale rigido come il legno si trasforma in materia semplice e malleabile come la carta. Dall’incontro tra artigianalità e design, nasce Caudex.
Siamo a Castelfranco veneto, in provincia di Treviso. Fabio Caeran, designer ancora universitario suona il campanello dell’azienda di Stefano Stecca e Francesco Pivato, entrambi soci di una piccola impresa specializzata in tranciati di legno per arredo e serramenti. Caeran chiede alcuni avanzi per rivestire una bicicletta. Stecca lo avverte dell’impossibilità di piegare un materiale così poco flessibile. Il rischio è la rottura. Caeran ascolta ma non si arrende. Prende le rimanenze – che gli vengono offerte senza pagare un euro - e promette di tornare a esperimento riuscito. Dopo un mese e mezzo arriva a suonare quello stesso campanello a bordo di una bici interamente rivestita di legno.
E’ qui che nasce Caudex. Stecca e Pivato hanno un problema di scarti elevato, pari al 25% di ogni prodotto. Ma il materiale è buono. Anzi ottimo. Con Caeran brevettano così il legno-carta e il legno stoffa. Ovvero abbinano al legno la cellulosa della carta e la sartorialità della stoffa. Così facendo, non solo la materia diventa flessibile ma può essere cucita come un vestito sartoriale. Nascono così nuovi packaging, vestiti per l’alta moda, cartoleria, ma la declinazione è infinita. Quando una grande maison di lusso se ne è accorta ha subito ordinato dei papillon in legno. Case editrici hanno già appaltato i propri libri di legno. Sono già nati, grazie a una giovane impresa trevigiana di nome Ecos, orecchini e collane di legno. “Stiamo ancora cercando di capire – spiega l’imprenditore – fino a quale limite possiamo utilizzarlo. Le potenzialità sono enormi”.
L’attività di base, il core business per conto terzi, continua. “Siamo nati 15 anni fa producendo proprio tranciati che sono i fogli di legno nobile. Siamo un atelier perché cuciamo il legno per creare la fantasia e il disegno richiesto dal falegname o dal produttore. Possiamo tramare su richiesta con lavorazioni anche molto particolari e personalizzate – spiega Stecca –. Purtroppo non c’è nessuno che ti dà una mano anche se hai per le mani un prodotto così valido. Per fortuna l’atelier funziona e non abbiamo sentito la crisi, e ci stiamo auto-finanziando. Nonostante tutto non abbiamo abbastanza risorse per lo sviluppo di questo prodotto e le sue innumerevoli applicazioni”. Oggi Caudex è un brevetto italiano che deve essere registrato. In azienda è entrata una nuova figura per il marketing e la promozione-vendita all’estero. Caudex deve essere registrato con brevetto europeo e mondiale.
L’azienda oggi vende al 100% in Italia, il 90% del mercato è in Veneto. Si parte da qui.
(Eleonora Vallin)
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