Ideal Standard passa di mano. Acquisita da Villeroy & Boch
Valore dell’operazione: 600 milioni di euro. Il Gruppo Usa aveva rilevato aziende storiche della ceramica sanitaria a Nordest come Galvani, Scala e Dolomite

Ideal Standard, già colosso Usa, ha rappresentato un pezzo della storia economica del Nordest. In Friuli Venezia Giulia aveva infatti raccolto l’eredità della Galvani, delle Ceramiche Scala e anche di Dolomite, radicando negli stabilimenti di Orcenico. Pordenone e Trichiana, buona parte della produzione italiana.
Poi il declino che spinse i Gruppo a concentrare in un unico stabilimento di Orcenico di Zoppola, la produzione del sito Dolomite di Pordenone, e poi ad optare per la dimissione del quartier generale in Fvg. L’operazione di concentrazione privilegiò Trichiana, ma solo per pochi anni. Arrivò anche per la fabbrica veneta la scelta di chiudere, ma una cordata di imprenditori del territorio (guidata da Enrico Marchi con Banca Finint, Leonardo Del Vecchio con la holding Delfin, Luigi Rossi Luciani con la holding Luigi Rossi Luciani Sapa e Bruno Zago con la società Za-Fin Srl) ha impedito la sparizione della produzione di ceramica nel bellunese, e ha consentito anche la rinascita del brand Dolomite.
Oggi la notizia del passaggio di mano di Ideal Standard acquisita da Villeroy & Boch che, con questa operazione, entra a far parte dei maggiori produttori europei di prodotti per il bagno
Villeroy & Boch AG ha infatti siglato oggi, 19 settembre, accordi vincolanti per l'acquisizione di società operative del Gruppo Ideal Standard. Le due aziende si integrano perfettamente a livello strategico grazie alla loro presenza su scala regionale, alle strategie di vendita e al portafoglio di prodotti e brand, tutti elementi che pongono le basi per un forte posizionamento sul mercato e un'ulteriore crescita. In un settore con un potenziale di sviluppo globale, l'azienda integrata, dopo il completamento della transazione, entrerà a far parte della rosa dei maggiori produttori europei di prodotti per il bagno.
Le azioni Ideal Standard vengono vendute da società gestite da Anchorage Capital Group e CVC Credit.
Il prezzo di acquisizione si basa su una valutazione dell'azienda di circa 600 milioni di euro.
Il fatturato della Divisione Bath & Wellness di Villeroy & Boch è destinato a raddoppiare a 1,4 miliardi di euro a seguito della fusione. Se si include la divisione Dining & Lifestyle, ciò corrisponde a una crescita fino a oltre 1,7 miliardi di euro (circa 995 milioni di euro nell'esercizio 2022) per il Gruppo nel suo complesso.
«Questa fusione ci permette di metterci al passo dei maggiori operatori nel mercato europeo del settore bagno in termini di fatturato -, spiega Frank Göring, CEO di Villeroy & Boch –. I punti di forza complementari ci rendono inoltre più competitivi e migliorano significativamente la nostra posizione di partenza per ottenere un'ulteriore crescita».
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