I ricavi Gsa a quota 236 milioni
L’azienda quest’anno punta ai 250 milioni di fatturato, la redditività è stabile. Nominati i vertici: Bonomi presidente, Pedone vice esecutivo e Musacchio ad

Si conferma il trend di sviluppo della Gsa (Gruppo servizi associati), che per il quarto esercizio consecutivo registra numeri in forte crescita: leader, su scala europea, nel campo della sicurezza, della salute sul lavoro e della vigilanza in materia antincendio, l’azienda ha chiuso il 2024 con oltre 236 milioni di euro di fatturato, con un’impennata del 16% rispetto all’anno precedente, quando si era arrivati a quota 203 milioni. La tendenza prosegue dal 2021, quando erano stati totalizzati 168 milioni.
La redditività operativa si mantiene stabile, a 36,3 milioni di euro, indizio di una gestione efficiente e di un modello di business consolidato; la posizione finanziaria netta pro forma, calcolata includendo le operazioni di M&A concluse nel 2023, attesta a sua volta un miglioramento, essendo passata dai 108,6 milioni di euro a 96,7 (al 31 dicembre 2024).
Per il 2025 si prevedono ricavi prossimi ai 250 milioni, con un Ebitda che sfiorerà i 40 milioni.
Il Gruppo servizi associati ha nel frattempo proceduto al rinnovo del Consiglio d’amministrazione, confermando nel ruolo di presidente l’avvocato Giuseppe Bonomi e in quello di amministratore delegato l’ingegner Antonio Musacchio; vicepresidente esecutivo resta Alessandro Pedone.

«La crescita del fatturato – dichiara quest’ultimo – rappresenta un traguardo e, nel contempo, una conferma della solidità del nostro modello di business e della capacità del team di affrontare le sfide del mercato. Continueremo a investire nell’innovazione e nel costante miglioramento dei servizi, mantenendo alta l’attenzione verso i nostri clienti».
Dietro gli esiti premianti c’è «una linea strategica ben chiara», che si unisce – sottolinea Musacchio – «a un lavoro di squadra straordinario». «Guardiamo al futuro – commenta – con fiducia e determinazione, pronti a cogliere nuove opportunità di crescita, anche grazie al rinnovo delle cariche direttive, che garantisce continuità e una visione strategica a lungo termine».
L’anno 2024 è stato caratterizzato pure dal buon andamento delle partecipate, «in particolare – precisa l’ad – di Opi Firesafe, per le attività di estintoristica e di manutenzione antincendio, di Pagone Infrastrutture, nel campo delle manutenzioni stradali, della segnaletica e delle barriere antirumore, e della spagnola Previnsa, che ha ulteriormente arricchito l’impegno antincendio nelle centrali nucleari».
E sempre nel settore della sorveglianza antincendio il Gruppo mira adesso a nuovi mercati, dalle discariche ai centri commerciali, dalle case di riposo ai grandi eventi; confermata, inoltre, la strategia di internazionalizzazione, con l’obiettivo di creare una piattaforma europea nell’ambito del safety. Si punta, in particolare, su Spagna, Portogallo, Francia, Svizzera, Regno Unito, Slovenia, Croazia e Bulgaria.
Riproduzione riservata © il Nord Est