I ricavi Gsa a quota 236 milioni

L’azienda quest’anno punta ai 250 milioni di fatturato, la redditività è stabile. Nominati i vertici: Bonomi presidente, Pedone vice esecutivo e Musacchio ad

Lucia Aviani
13 giugno 2013. Tavagnacco. La sede del Gruppo servizi associati spa.
13 giugno 2013. Tavagnacco. La sede del Gruppo servizi associati spa.

 

Si conferma il trend di sviluppo della Gsa (Gruppo servizi associati), che per il quarto esercizio consecutivo registra numeri in forte crescita: leader, su scala europea, nel campo della sicurezza, della salute sul lavoro e della vigilanza in materia antincendio, l’azienda ha chiuso il 2024 con oltre 236 milioni di euro di fatturato, con un’impennata del 16% rispetto all’anno precedente, quando si era arrivati a quota 203 milioni. La tendenza prosegue dal 2021, quando erano stati totalizzati 168 milioni.

La redditività operativa si mantiene stabile, a 36,3 milioni di euro, indizio di una gestione efficiente e di un modello di business consolidato; la posizione finanziaria netta pro forma, calcolata includendo le operazioni di M&A concluse nel 2023, attesta a sua volta un miglioramento, essendo passata dai 108,6 milioni di euro a 96,7 (al 31 dicembre 2024).

Per il 2025 si prevedono ricavi prossimi ai 250 milioni, con un Ebitda che sfiorerà i 40 milioni.

Il Gruppo servizi associati ha nel frattempo proceduto al rinnovo del Consiglio d’amministrazione, confermando nel ruolo di presidente l’avvocato Giuseppe Bonomi e in quello di amministratore delegato l’ingegner Antonio Musacchio; vicepresidente esecutivo resta Alessandro Pedone.

L’ad del Gruppo Servizi Associati Antonio Musacchio.
L’ad del Gruppo Servizi Associati Antonio Musacchio.

«La crescita del fatturato – dichiara quest’ultimo – rappresenta un traguardo e, nel contempo, una conferma della solidità del nostro modello di business e della capacità del team di affrontare le sfide del mercato. Continueremo a investire nell’innovazione e nel costante miglioramento dei servizi, mantenendo alta l’attenzione verso i nostri clienti».

Dietro gli esiti premianti c’è «una linea strategica ben chiara», che si unisce – sottolinea Musacchio – «a un lavoro di squadra straordinario». «Guardiamo al futuro – commenta – con fiducia e determinazione, pronti a cogliere nuove opportunità di crescita, anche grazie al rinnovo delle cariche direttive, che garantisce continuità e una visione strategica a lungo termine».

L’anno 2024 è stato caratterizzato pure dal buon andamento delle partecipate, «in particolare – precisa l’ad – di Opi Firesafe, per le attività di estintoristica e di manutenzione antincendio, di Pagone Infrastrutture, nel campo delle manutenzioni stradali, della segnaletica e delle barriere antirumore, e della spagnola Previnsa, che ha ulteriormente arricchito l’impegno antincendio nelle centrali nucleari».

E sempre nel settore della sorveglianza antincendio il Gruppo mira adesso a nuovi mercati, dalle discariche ai centri commerciali, dalle case di riposo ai grandi eventi; confermata, inoltre, la strategia di internazionalizzazione, con l’obiettivo di creare una piattaforma europea nell’ambito del safety. Si punta, in particolare, su Spagna, Portogallo, Francia, Svizzera, Regno Unito, Slovenia, Croazia e Bulgaria.

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