Nascono a Chioggia le due maxi-gru da record per Fincantieri a Monfalcone
La prima pronta entro fine anno, la seconda in primavera. Saranno trasportate via mare nel corso della prossima estate

Una commessa che promette di aprire le porte di Fincantieri alla realizzazione di navi sempre più grandi. È quella affidata alla Cimolai Technology in corso di realizzazione al porto di Chioggia dove stanno prendendo forma due gru Goliath su rotaia da 800 tonnellate, destinate entro la metà dell’anno prossimo ad andare a sostituire le due in uso al cantiere di Monfalcone: permetteranno di costruire navi fino a 230 mila tonnellate di stazza lorda.
Finora la costruzione record per Panzano era giunta a 170 mila tonnellate. Sabato, la maxi commessa ha compiuto un significativo quanto simbolico passo avanti: a Chioggia è stato completato il sollevamento del traliccio della prima delle due gru Goliath, una fase tecnica cruciale nell’ambito di un progetto di straordinaria rilevanza internazionale.
Entro dicembre 2025 la prima gru sarà completamente assemblata, mentre per la primavera 2026 sarà concluso l’innalzamento e il montaggio della seconda. Nel corso dell’estate del 2026 infine sono previsti due distinti imbarchi su chiatta, uno per ciascuna delle due gru.
A firmarne progettazione, realizzazione e consegna è la Cimolai Technology di Carmignano di Brenta, in provincia di Padova, che alla maxi commessa, un progetto senza precedenti sotto il profilo ingegneristico e logistico, ha lavorato in tandem con la ACCS – Armando Cimolai Centro Servizi di San Quirino, che si è occupata della realizzazione dei componenti strutturali.
«Si tratta delle più grandi gru da sollevamento che abbiamo mai realizzato in termini dimensionali», precisa Roberto Cimolai, Ceo dell’azienda padovana, uno dei player mondiali nella realizzazione di strutture destinate a operazioni di heavy lifting navale.
A regime ciascuna delle due raggiungerà un’altezza complessiva di 110 metri con uno scartamento di 118 metri. Progettate per operare sia singolarmente sia in tandem, permetteranno sollevamenti fino a 1.600 tonnellate, garantendo una flessibilità operativa di rilevanza eccezionale.
Andranno come detto a sostituire le due attualmente in uso a Monfalcone: «Più alte e più larghe, consentiranno una maggiore capacità di sollevamento», aggiunge Cimolai. Vale a dire la possibilità per Fincantieri di costruire navi più grandi.
«Il completamento del sollevamento del traliccio della prima gru rappresenta un traguardo simbolico della capacità innovativa di Cimolai Technology. È il risultato di un lavoro di squadra che unisce ingegneria, tecnologia e organizzazione logistica ai massimi livelli», commenta ancora Cimolai aggiungendo che «al sollevamento del traliccio, seguiranno a giorni quelli delle gambe, i due elementi che andranno a sostenere verticalmente la trave».
Momenti di grande delicatezza, quelli in cui l’imponente manufatto è stato sollevato, che a Chioggia, in un cantiere di 45 mila metri quadrati di superficie nella sezione portuale di Val da Rio, hanno visto impegnate una quarantina di persone, a fronte di picchi in cui si è arrivati anche fino a 80.
Non meno delicata sarà poi la fase di trasferimento delle due gru dal porto veneto a Monfalcone. Già completamente assemblate, testate e pronte all’uso, le due mega strutture saranno infatti trasportate via mare da una chiatta speciale.
Decisivo lo stretto coordinamento con le istituzioni locali e con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, a dimostrazione di come la cooperazione tra pubblico e privato costituisca un fattore decisivo per il successo di progetti strategici a livello nazionale e internazionale.
«L’operazione avviata oggi evidenzia le potenzialità, non ancora pienamente espresse, dello scalo ed è per questo che, nel corso del mio mandato, intendo garantire adeguata attenzione al porto. Proprio a Val da Rio, infatti, sono già stati pianificati escavi manutentivi per 250 mila metri cubi così da migliorare l’accessibilità nautica – dichiara dal canto suo Matteo Gasparato, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale –. Ma l’impegno che mi prendo fin da subito è quello di garantire una presenza costante dell’Autorità sul territorio. Nel 2026 verrà aperta una sede stabile dell’AdSP in città».
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