Giuseppe Vincenzi, a 90 anni consuma ancora le scarpe in azienda e pensa a chi è meno fortunato

L’imprenditore veronese, alla guida della Vincenzi Biscotti dalla metà del secolo scorso, ha voluto celebrare il suo novantesimo compleanno donando alla Fondazione Pia Opera Ciccarelli Onlus le ultimissime tecnologie per la teleriabilitazione delle persone affette da demenza 

VERONA. Novant’anni e va ancora in palestra. Non una qualunque, ma la sua amata azienda. E’ lì che Giuseppe Vincenzi consuma ancora le scarpe ogni giorno, ma soprattutto allena la mente. 

Un esercizio che spegnendo le candeline, l’imprenditore veneto, alla guida della Vincenzi Biscotti dalla metà del secolo scorso, ha voluto regalare anche a chi è meno fortunato di lui. Ha infatti deciso di celebrare il traguardo anagrafico donando alla Fondazione Pia Opera Ciccarelli Onlus le ultimissime tecnologie per la teleriabilitazione delle persone affette da demenza. 

Un polo scientifico neurologico per contrastare gli stadi iniziali dell’ Alzheimer, dotato di stazione di controllo, balance board, visori e un home tablet per la riabilitazione domiciliare. Maccinari che hanno lo scopo di riattivare e stimolare le competenze residue, di rallentare la perdita funzionale delle abilità cognitive e che sono connessi con l’Ospedale San Raffaele di Milano. 

A rendere omaggio a uno dei grandi nomi della pasticceria italiana è stato il governatore  del Veneto, Luca Zaia, che sul suo profilo Instagram ha riportato le dichiarazioni di Vincenzi rilasciate a L’Arena. 

«La mia palestra – ha dichiarato l’imprenditore – è l'azienda è lì che alleno la mente tutti i giorni, ma chi viene colpito dall'Alzheimer non ha questa possibilità. È forse la peggiore patologia in circolazione, per questo ho deciso di dare il mio contributo, sperando che possa fare la differenza per chi è agli stadi iniziali della malattia».

Nominato nel 2021 Cavaliere del Lavoro dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Giuseppe Vincenzi guida dagli anni ‘50 l'azienda di famiglia, fondata nel 1905 a San Giovanni Lupatoto dalla nonna Matilde Venturini che rimasta vedova a soli 39 anni e con 4 figli da sfamare prende le redini del forno-pasticceria del marito e ne fa l’azienda che è arrivata fino a noi arricchendo la gamma di dolci. Quelli della tradizione locale: sfogliatine, amaretti e savoiardi, che sono ancor oggi il marchio di fabbrica della Matilde Vincenzi, i prodotti di punta, quelli che grazie a quest’azienda hanno superato i confini della provincia veronese e la prova del tempo. 

Oggi l’azienda conta su tre sedi produttive – a San Giovanni Lupatoto e Bovolone in provincia di Verona e a Nusco in provincia di Avellino - , 15 linee di produzione, 363 dipendenti e un volume di ricavi che nel 2021 si è attestato a 136 milioni di euro. 

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