Fusione nucleare, alla Mangiarotti di Monfalcone il primo stadio del reattore di Iter

Il 24 settembre la cerimonia nello stabilimento Mangiarotti di Monfalcone (Westinghouse Italia), per celebrare «lo straordinario traguardo tecnico per il progetto ITER». Ci sono voluti 10 anni di lavoro per fabbricare questo primo settore, sono stati coinvolti più di 150 professionisti e almeno 15 aziende di tutta Europa con le rispettive forze lavoro.

Giulio Garau
Il vacuum realizzati a Monfalcone
Il vacuum realizzati a Monfalcone

Vacuum Vessel è un “contenitore” in acciaio ermeticamente sigillato che ospiterà le reazioni di fusione nucleare: Fusion for Energy (F4E), in collaborazione con Ansaldo Nucleare, Westinghouse e Walter Tosto, ha completato alla Mangiarotti di Monfalcone (Westinghouse Italia) la produzione del primo settore europeo per ITER, il più grande esperimento internazionale sulla fusione.

Il 24 settembre la cerimonia nello stabilimento Westinghouse, per celebrare «lo straordinario traguardo tecnico per il progetto ITER». Ci sono voluti 10 anni di lavoro per fabbricare questo primo settore, sono stati coinvolti più di 150 professionisti e almeno 15 aziende di tutta Europa con le rispettive forze lavoro. F4E, che gestisce il contributo europeo a ITER, ha realizzato assieme ai partner industriali, una catena di approvvigionamento unica, sostenuta da competenze e capacità di produrre componenti complessi per i futuri reattori a fusione.

«Il primo settore europeo è il risultato della partnership tra F4E, il consorzio di Ansaldo Nucleare, Westinghouse (Mangiarotti), Walter Tosto e l’Organizzazione ITER – ha spiegato Marc Lachaise, direttore di Fusion for Energy –. Una testimonianza del know-how europeo nel campo dell’ingegneria e una prova della nostra determinazione a sfruttare il potenziale dell’energia da fusione. ITER ha anche contribuito a rafforzare la competitività dell’Europa».

«La produzione del primo settore europeo del Vacuum Vessel – ha aggiunto Daniela Gentile, ad di Ansaldo Nucleare – dimostra l’eccellente collaborazione tra il Consorzio, F4E e l’Organizzazione ITER. Siamo orgogliosi del lavoro del team di Ansaldo Nucleare, poiché il completamento di questo settore segna una pietra miliare non solo per il progetto ITER ma anche per il futuro dell’energia da fusione, dimostrando le capacità della filiera nucleare italiana».

Il Vacuum Vessel è un massiccio contenitore a doppia parete che ospiterà la reazione di fusione. Fornirà un ambiente pulito che impedirà a polvere, aria, liquidi e impurità di entrare. Grazie a una serie di potenti magneti superconduttori che abbracceranno la struttura, il plasma galleggerà senza toccare le pareti. Il Vacuum Vessel è composto da nove settori. L’Europa ne fornirà 5, la Repubblica di Corea i restanti 4. Ha un diametro di 19,4 metri, un’altezza di 11,4 e un peso di circa 5200 tonnellate.

«Westinghouse e i professionisti del nostro stabilimento di Monfalcone hanno lavorato per anni a questa pietra miliare della produzione per il progetto ITER – ha dichiarato Dan Sumner, Presidente di Westinghouse Operating Plant Services –. Siamo orgogliosi che la collaborazione con i nostri partner Ansaldo Nucleare e Walter Tosto, sotto la guida di F4E, abbia permesso di realizzare questa spedizione di componenti chiave per il continuo sviluppo di energia pulita e affidabile per quella che è una cooperazione globale senza precedenti». Due dei segmenti sono stati prodotti a Monfalcone, gli altri due alla Walter Tosto di Chieti. I segmenti sono stati assemblati e poi saldati. Saranno portati a Cadarache, in Francia, sito di costruzione della futura centrale a fusione. «Vacuum recipient, prodotto made in Italy realizzato con tecnologia avanzata e opera ingegneristica di altissima specializzazione è la testimonianza che le aziende del Fvg possono essere competitive su scala internazionale nei settori più strategici: l’energia a fusione è uno di questi, in quanto può permettere di ridurre quasi del tutto l’emissione di scorie e può condurre un vero cambiamento globale sul fronte dell’approvvigionamento energetico» ha sostenuto il governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga.

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