Forgital, il caro energia ostacolo alla ripresa: «Aerospace in recupero, ma il conto è salato»

«Nel 2022 Forgital sta registrando un recupero dei volumi, calati per effetto della pandemia che ha fortemente limitato i viaggi e quindi anche l'industria dell'aerospace alla quale noi forniamo componenti essenziali. Ma l'aumento senza precedenti dei costi dell'energia, per una azienda energivora come la nostra, sta erodendo i benefici della ripresa dei volumi e rende le gestione ordinaria davvero complessa».
Ce ne parla Aldo Carrabino, Cfo del Gruppo Forgital, fondato nel 1873 e focalizzato sulla produzione di componenti forgiati per il mercato aerospaziale e industriale, facente parte dal settembre 2019 di Carlyle Group, che lo ha acquistato dalla famiglia Spezzapria (che deteneva l'83% del capitale) e dal Fondo Italiano di Investimento (17%).
Un gruppo che conta nove sedi di cui sei in Italia: Forgital Italy headquarter a Velo d'Astico (Vicenza), Pedemonte (Vicenza), Fly a Grigno (Trento), Rtm Breda a Carrè (Vicenza) e Cormano (Milano); due siti produttivi in Francia: Forgital Dembiermont a Hautmont e Forgital Fmdl, vicino a Lione; oltre alla storica Forgital Usa a Houston, per un totale di circa 1.100 dipendenti.
Il rilancio di Forgital, dunque, è visibile già nel 2022, con la ripresa dei voli, sia di breve che di lunga percorrenza. «È infatti il traffico aereo - sottolinea Carrabino, classe 1981 - a dare sostegno alla domanda di nuovi aerei e componenti che realizziamo noi».
Nel 2020 il giro d'affari del gruppo si era attestato a 285 milioni di euro, 275 nel 2021 mentre il budget 2022 prevede di superare la soglia dei 300 milioni di euro, «sempre che non si verifichino recrudescenze sul fronte Covid».
Il gruppo è specializzato nella forgiatura e laminazione di anelli anche di 7/8 metri di diametro, con capacità tecnologiche avanzate e una vasta gamma di materiali, tra cui titanio, leghe di nichel e cobalto, acciaio al carbonio, acciaio legato, acciaio inossidabile e alluminio.
I clienti con cui il Gruppo lavora sono i principali player fra i motoristi aeronautici e, per il mercato industrial, i settori delle trasmissioni, oil & gas, power generation e general mechanics. «Il nostro Gruppo - riprende il Cfo - ha una consolidata reputazione di affidabilità e tempestività di consegna di prodotti che soddisfano i precisi requisiti dei clienti».
Ma su tutto questo si è abbattuto, come detto, l'urgano dei costi dell'energia. «E il conto è salato. Nei primi sei mesi dello scorso anno - sottolinea Carrabino - il gruppo ha speso per approvvigionarsi di energia 6 milioni di euro, nel primo semestre di quest'anno ben 17,5 milioni.
Abbiamo già intrapreso azioni per ridurre consumi o per trasferire sul mercato i maggiori costi dell'energia; e altre sono state pianificate per essere ancora più efficienti, renderci il più possibile autonomi e diversificare ulteriormente le fonti di approvvigionamento tramite ad esempio l'installazione di pannelli fotovoltaici e di nuovi bruciatori rigenerativi che riducano i consumi di gas; ma tutto questo nel breve ha ovviamente importanti impatti sulla redditività».
L'anno è comunque partito bene, con commesse che inizieranno ad avere benefici nel 2022 e soprattutto nel 2023. Alla guida del Gruppo Forgital siede da metà 2021 Meddah Hadjar, con oltre 24 anni di esperienza in posizioni manageriali chiave in Europa, Stati Uniti e Medio Oriente, abbracciando diversi settori, tra cui le business unit GE Aviation, GE Oil & Gas, GE Power e GE Energy Management, «apportando in Forgital - dicono dall'azienda - una vasta esperienza nel settore aerospaziale e industriale in un momento in cui l'azienda punta ad un'ulteriore espansione dei clienti strategici a livello globale».
Nel Gruppo Forgital la produzione per il mondo Aerospace si attesta a circa il 60% mentre per il mondo Industrial è pari al restante 40%. All'interno delle due business unit il gruppo è presente nei settori del widebody, narrowbody, regional e business jet, military e space per il settore Aerospace; mentre per il settore Industrial, transmissions, general mechanics, oil & gas e power generation.
«Questo è legato - conclude Carrabino - all'andamento dei mercati e soprattutto allo sviluppo di nuove tecnologie nel mondo aerospace, oltre che alle politiche green che si stanno affermando a livello globale e che trovano in questo settore particolare attenzione sia nell'ottica delle riduzioni di emissioni di carbonio sia per gli sviluppi tecnologici ad esso legati.
Il Gruppo Forgital quest'anno effettuerà investimenti per circa 30 milioni per espandere le capacità degli impianti e per la ricerca di nuovi prodotti, continuando a sviluppare il proprio mercato sia nel mondo aerospace che nell'industrial».
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