Finest a fianco della friulana Dti per crescere nei Paesi dell’Est

Elettronica, la società finanziaria investe 1,3 milioni nella Dti Hungary

supporto al business plan e alla penetrazione nei mercati internazionali

Maura Delle Case

Con un investimento di 1,3 milioni di euro Finest spa entra nel capitale sociale di Dti Hungary Kft, società ungherese controllata da Dti Srl, azienda di Feletto Umberto attiva nel settore Ems (electronic manufacturing services) che progetta, testa e costruisce elettronica, cablaggi e meccaniche personalizzate. Un affiancamento a una società a controllo italiano che si ripromette di dare slancio alla sua presenza sui mercati internazionali.

L’operazione, che vede la società finanziaria per l’internazionalizzazione delle imprese del Triveneto partecipare nel capitale della Dti Hungary Kft con una quota del 43,6%, prefigura un aumento di capitale e il supporto alle attività previste dal business plan 2021-2026 dell’azienda, che grazie a questa collaborazione potrà stabilizzare la propria capacità di crescita, proponendo soluzioni innovative anche a nuovi mercati e sostenendo così l’internazionalizzazione commerciale.

Il progetto si inserisce nel piano di potenziamento del nuovo headquarter di Zalaegerszeg, che si concluderà nel prossimo mese di ottobre con un raddoppio degli spazi a disposizione, per un totale di 5000 mq, ed un consolidamento del team di produzione. «In Finest - commenta Vinicio Dalla Torre, General Manager plant di Dti Hungary - abbiamo trovato un partner affidabile e allineato alle nostre esigenze. Questo ci consente di effettuare importanti investimenti in tecnologia, mezzi e risorse per potenziare la capacità produttiva della nostra azienda ed incrementarne l’efficienza, sostenendo così la competitività sul mercato».

Soddisfazione è stata espressa anche da Finest per l’operazione di investimento in affiancamento al gruppo Dti, solida e innovativa realtà friulana, impegnata in un settore ad alta componente di ricerca e sviluppo, come quello dell’elettronica avanzata per realizzare soluzioni HMI, IoT, power units e cablaggi per i mercati dell’elettrodomestico professionale nei settori coffee, beverage, pizza&bakery, professional food service e dell’automotive.

Il gruppo ha chiuso il 2022 con 5,2 milioni di euro di ricavi, in crescita del 3% rispetto ai 5 milioni dell’anno precedente, con un utile di 155.450 euro e 17 dipendenti a libro paga. L’investimento in Ungheria mira a portare l’azienda triveneta nel cuore delle dinamiche internazionali di tali catene del valore, mantenendo saldamente il controllo della filiera produttiva e consentendo alla casa madre di Tavagnacco di incrementare la propria competitività sui mercati esteri.

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