Fincantieri inaugura Power4Future, lo stabilimento per le batterie del futuro
In provincia di Frosinone il sito per la produzione e i servizi di progettazione e assemblaggio di moduli e gruppi elettrogeni. Ma soprattutto dei dispositivi di controllo e sistemi di gestione della nave

Passa per il sud della Ciociaria la sfida del Paese per rivoluzionare i sistemi di propulsione della nautica e mettere in sicurezza dai cyber attacchi le unità della flotta nazionale, mercantile e militare. Una sfida che passa per il nuovo stabilimento Power4Future, una joint venture che vede insieme Fincantieri SI (51%) e Faist Group (49%): oltre ottomila metri quadri dell'ex Polo Logistico di fronte allo stabilimento Stellantis a Piedimonte San Germano convertiti alla produzione ed ai servizi di progettazione ed assemblaggio di moduli e gruppi elettrogeni. Ma soprattutto dei dispositivi di controllo e sistemi di gestione della nave.
«Oggi la nave va ripensata soprattutto nei suoi sistemi di propulsione, la sfida più grossa è la sua decarbonizzazione. Qui - ha spiegato Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri - gettiamo le basi per creare un nuovo sistema di propulsione elettrico della nave che ha delle implicazioni enormi, soprattutto su tutto il sistema dell'elettrificazione del Paese»
Nello stabilimento Power4Future oggi viene messa in marcia la prima linea di produzione delle batterie: vale 250 megawatt, ma può arrivare, a turni completi, fino a due gigawatt: «significa - ha detto l'Ad Folgiero - creare una realtà industriale che ha qualche centinaio di milioni di euro di fatturato potenziale».
Il progetto ha una portata strategica per la sicurezza nazionale: con lo stabilimento aperto nel Cassinate non ci si affranca soltanto dal rischio di dipendenza delle forniture di batterie dall'estero. «Con questo progetto - spiega l'amministratore delegato Folgiero - Fincantieri mette in sicurezza non tanto la batteria ma la sua parte più pregiata: il centro di comando e controllo dell'energia e la parte di gestione del sistema. Facciamo la parte alta del pacco batterie e soprattutto quella a prova di futuro, quella del Battery Management Sistem che fornisce sicurezza intrinseca a quello che si monta sulla nave». In concreto, qualsiasi sia la batteria che viene montata. qualunque sia il mattoncino che si monta sullo scafo, «la parte alta è nostra e mettiamo in sicurezza la gestione del pacco batterie per l'utente finale». È un elemento ancora più strategico in un'ottica di guerra elettronica: «Uno degli scenari principali è la guerra cyber che non ha scenari come quelli che solitamente si immaginano, volti ad interrompere i sistemi informatici. Oggi gli attacchi cyber possono fermare una nave. Controllare i sistemi di comando e controllo del pacco batterie significa dare una resilienza intrinseca al sistema di propulsione della nave ed impedire che venga bloccata la sua propulsione. In un mondo di guerra elettronica è un componente critico».
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