Fincantieri, il piano industriale prevede l’utile netto dal 2025
Rifocalizzazione sul core business e spinta su militare e offshore. L’ad Folgiero: “Vogliamo diventare leader mondiale nella abilitazione della transizione energetica per le grandi navi e nella costruzione e gestione di navi sempre più automatizzate e digitalizzate”

Utile netto a partire dal 2025 con Ebitda margin di circa il 7% nel 2025 e che aumenti all'8% nel
2027, e ricavi per 8,8 mld nel 2025 e per 9,8 nel 2027. Sono le previsioni indicate nel piano industriale 2023-27 approvato dal consiglio di amministrazione di Fincantieri, presieduto dal generale Claudio Graziano, e illustrato dall'a.d, Pierroberto Folgiero. Il piano prevede inoltre la focalizzazione sul
business della cantieristica navale ad alto valore aggiunto, ulteriore rafforzamento dei cantieri italiani ed esteri e concentrazione su costi e disciplina finanziaria.
Le navi
Le linee guida del piano 2023-2027 si basano su cinque pilastri che «portino Fincantieri a diventare leader mondiale nella abilitazione della transizione energetica per le grandi navi e nella costruzione e gestione di navi sempre più automatizzate e digitalizzate», spiega l’a.d. Folgiero, che insiste sui concetti di «distintività e sostenibilità». La crescita prevista è possibile grazie alla focalizzazione sui tre core business - navi da crociera, navi militari e navi specializzate offshore - in cui «siamo pronti ad essere pionieri nella abilitazione delle nuove tecnologie». Infine, il piano prevede «l’impegno continuo sulla modernizzazione e digitalizzazione delle operazioni dei cantieri navali fino all’eccellenza, e la massima attenzione alla disciplina finanziaria e al deleveraging».
I mezzi militari
La spesa per mezzi navali militari crescerà, in linea con la spesa globale per la difesa, trainata dagli investimenti delle nazioni dell'Europa Occidentale e dell'Asia-Pacifico. Lo prevede il piano industriale 2023-2027 di Fincantieri (che il management presenterà al mercato in occasione dell'approvazione del bilancio annuale). Il gruppo intende dunque potenziare la propria efficacia commerciale verso marine militari di primario rilievo nello sviluppo anche di nuovi progetti in mercati esteri accessibili, come l'area asiatica e il Medio Oriente. Fincantieri è da sempre presente nel settore della difesa, dal 1990 il gruppo ha consegnato oltre 130 unità navali di cui circa 50 all'Italia, altrettante agli Stati Uniti e oltre 30 unità a marine militari di altri paesi esteri. Fincantieri è inoltre partner strategico della Marina Militare Italiana, tra le più moderne al mondo. In una nota Fincantieri ricorda di essere «leader di mercato per le navi di superficie ad alto contenuto tecnologico», e che si consolidano le capacità di produrre sommergibili di nuova generazione.
Il business
Il gruppo - si legge ancora nella nota di Fincantieri - intende aumentare la competitività del business delle navi specializzate, prevedendo una crescita del settore «wind offshore», supportare l’indotto, e soprattutto il piano contiene l’ambizione di diventare leader mondiale nella realizzazione e gestione a vita intera della nave digitale e green, per i settori del turismo crocieristico, della difesa e dell’energia. Sforzi saranno concentrati nel rafforzare ulteriormente il ruolo di «digital design authority e di integratore di soluzioni complesse che includono sistemi di automazione, data management e Intelligenza Artificiale». Fincantieri intende inoltre massimizzare le capacità di integrazione dei sistemi di combattimento e inoltre fare attenzione a gestione costi e controllo spese. La sostenibilità è un altro elemento chiave del piano con l’applicazione sulle navi di nuove tecnologie di propulsione (nuovi motori a combustione interna e celle a combustibile) e nuovi carburanti (Lng, metanolo, ammoniaca e idrogeno) facendo leva sulle competenze e capacità produttive già consolidate in-house. L’obiettivo è il business della cantieristica navale ad alto valore aggiunto con progressiva espansione delle competenze distintive per la Nave Digitale ed a Zero Emissioni.
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