Ferrari svela l’e-car a quattro porte, ma in Borsa è gelo sui target dei ricavi
I mercati delusi dagli obiettivi fissati da Vigna: crollo del 15%. Elkann: «Per me è la passione della vita, impegno totale»

Ferrari svela il suo piano strategico che punta a 9 miliardi di ricavi nel 2030, con 4,7 miliardi di investimenti nei cinque anni, e mostra a oltre 300 media e investitori alcuni dettagli della sua prima vettura elettrica, la novità più attesa.
I target finanziari indicati al capital Markets Day a Maranello deludono però gli investitori che si aspettavano stime più alte e il titolo crolla in Borsa.
Le azioni lasciano sul campo il 15,41% a 354 euro ritornando sui livelli del febbraio del 2024 e segnando il più forte calo dalla quotazione nel gennaio del 2016.
«Penso che il mercato si aspettasse ricavi più alti, ma l'importante è che rispettiamo gli obiettivi. Non possiamo vincolarci a target che non siamo in grado di raggiungere. Dobbiamo essere prudenti», dice l'ad Benedetto Vigna.
Sulla scena
La protagonista della giornata è la Ferrari elettrica che si vedrà integralmente entro la prima metà del 2026, ma comincia a prendere forma: avrà quattro porte e quattro posti, quattro motori elettrici, una super batteria con un'autonomia dichiarata di oltre 530 chilometri e una velocità massima di 310 chilometri orari. Non si può ancora sentire il rumore che fa, ma ingegneri e tecnici stanno mettendo il massimo impegno su questo aspetto che non è affatto secondario per una supersportiva.
«Nel 2030 l'offerta di prodotti sarà per il 40% con motore tradizionale, 40% ibrida e 20% elettrica», spiega Vigna che prevede in futuro un secondo modello. «La nuova Ferrari elettrica testimonia ancora una volta la nostra volontà di progredire coniugando rigore tecnologico, creatività del design e maestria artigianale» sottolinea il presidente John Elkann che conferma «un impegno totale dell'azionista di riferimento verso il gruppo e verso l'Italia».
I lanci
Ferrari prevede quattro nuovi lanci per anno, in media, fra il 2026 e il 2030 e rivede al rialzo i target finanziari 2025, superando gli obiettivi di profittabilità del piano strategico al 2026 in anticipo. Per i prossimi 5 anni i ricavi dovrebbero avere un tasso di crescita annuale di circa il 5%, trainato principalmente dalle vetture sportive.
L'ebit raggiungerà almeno 2,75 miliardi nel 2030, con un margine di almeno il 30%, grazie al forte mix prodotto, inclusi i modelli in edizione limitata.
Nel 2030 la società si pone l'obiettivo di raggiungere un ebitda di almeno 3,6 miliardi di euro, con un margine ebitda almeno pari al 40%.
In vista l’aumento nella remunerazione agli azionisti, con un aumento del dividend pay-out al 40% dell'utile netto rettificato. —
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