Un terzo impianto al via per Serimont-Intratech

Il gruppo dell’Alpago di Fanny Peterle e Fabio De Bastiani ha lanciato una sua linea di occhiali. «Il futuro? E’ rappresentato dai biopolimeri»

La redazione
Fanny Peterle, co-proprietaria di Serimont e Intratech
Fanny Peterle, co-proprietaria di Serimont e Intratech

Un’espansione rapida e concreta ha portato a far nascere accanto a Serimont e Intratech, attive nello stampaggio di materie plastiche, il plant di Ghidia, nuova realtà produttiva che completa l’identità del gruppo dell’Alpago.

«La nascita di Ghidia, con l'acquisto di un intero sito produttivo in località Garna di Pieve di Alpago - afferma Fanny Peterle, co-titolare del gruppo bellunese insieme al marito Fabio De Bastiani - è il frutto di un percorso fatto di lavoro di squadra, ascolto del mercato e forte legame con il territorio. Un progetto che porta con sé la nostra visione di impresa: dinamica, aperta e fondata sulla collaborazione». Pur operando in settori diversi, dal piccolo elettrodomestico all’elettronica, dalla cosmetica al canale Ho.Re.Ca., fino all’occhialeria, le tre aziende condividono un’identità forte: una visione d’impresa fondata su qualità, innovazione, interscambio di know-how e crescita sostenibile.

Il gruppo conta oggi circa 40 collaboratori e lavora stabilmente con una quindicina di clienti, in gran parte multinazionali radicate nel territorio. Il fatturato complessivo ha superato i 6 milioni di euro nel 2024, con circa il 35% della produzione destinata all’estero.

Il core business resta lo stampaggio di materie plastiche conto terzi, attività nella quale Serimont e Intratech vantano un’esperienza consolidata, con lavorazioni su misura per clienti di alto profilo.

«La nostra è stata una crescita costante, forse non eclatante, ma solida e progressiva. Il punto fermo è sempre stato uno: credere nell’importanza del fare, e del fare bene. Seguire le innovazioni, sì, ma senza mai dimenticare che professionalità e competenze non si improvvisano. È questo il nostro modo di costruire, ogni giorno, un’impresa che guarda avanti con responsabilità».

Partendo nel 2020 da un piccolo laboratorio di poche centinaia di metri quadrati, l’attività si è ampliata fino a comprendere oggi tre stabilimenti produttivi, per un totale di quasi 4.000 metri quadrati di superficie operativa; e un ulteriore sito di 1.000 metri quadrati, dedicato a magazzino e logistica.

«Spazi che non rappresentano solo semplici metri quadri - sottolinea Peterle - ma luoghi in cui si coltivano idee, progetti e competenze, grazie a un’organizzazione flessibile e tecnologie in costante aggiornamento. In questi anni è molto importante lo sviluppo sostenibile, nei numeri e nell’impatto ambientale. Il futuro passa attraverso polimeri innovativi e sostenibili, come biopolimeri o rigenerati, senza mai rinunciare a materiali ad alte prestazioni».

Accanto a tutto questo, però, Peterle e De Bastiani hanno voluto investire anche su un progetto interno made in Alpago.

«Dieci anni fa abbiamo deciso di lanciarci in una nuova sfida: creare un nostro prodotto. È nata così la linea di occhiali Incredible Eyewear, un marchio che rappresenta la nostra visione: design, qualità, produzione interna e una rete commerciale diretta agli ottici», spiegano. Dall’idea al progetto industriale, dalla lavorazione alla finitura, ogni passaggio nasce internamente, con l’obiettivo di offrire un prodotto autentico, ben fatto e capace di durare nel tempo.

«In un settore molto affollato – concludono - dove tanti marchi nascono e scompaiono rapidamente, il primo vero successo è stato conquistare, e mantenere, uno spazio stabile nelle vetrine degli ottici. A dimostrazione che la vera forza risiede nella fusione di competenze diverse, trasformate in un unico progetto di valore». —

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