Gli occhiali smart spingono EssiLux: ricavi su del 7,3 per cento a oltre 14 miliardi

Nel primo semestre, le vendite dei Ray Ban Meta in crescita del 200 per cento. Il presidente Francesco Milleri: «Risultati solidi in un contesto volatile, stiamo aprendo la strada a una trasformazione profonda del settore» 

Roberta Paolini

Se la vista è la nuova frontiera della tecnologia, EssiLux si è candidata da tempo a tracciarne la mappa. Il primo semestre del 2025 si chiude con ricavi in crescita del 7,3% a cambi costanti, trainati non solo dal retail e dall’ottica tradizionale, ma da una nuova generazione di occhiali: quelli intelligenti.

Il riferimento va soprattutto ai Ray-Ban Meta, che hanno più che triplicato le vendite rispetto allo scorso anno, e agli Oakley Meta, pronti al debutto in estate. Gli stessi Oakley che hanno fatto storia con Tom Cruise nei panni di Ethan Hunt in “Mission: Impossible 2” oggi tornano in scena, potenziati da intelligenza artificiale e sensoristica avanzata. Perché anche la missione impossibile di reinventare un accessorio millenario, oggi, diventa realtà.

Il fatturato consolidato del gruppo si attesta a 14,02 miliardi di euro, con un incremento del 5,5% a cambi correnti.

I risultati brillano su tutti i mercati: +9,5% nell’area Emea, +9% in Asia-Pacifico, +8,7% in America Latina e +4,9% in Nord America. Il canale Direct to Consumer corre a doppia cifra (+10,2%), sostenuto dalle performance dei negozi comparabili e dall’e-commerce, che cresce del 25% considerando anche il brand Supreme.

Nonostante l’introduzione di dazi negli Stati Uniti, il gruppo ha mantenuto margini operativi stabili al 18,3% (adjusted, a cambi costanti) e un utile netto adjusted pari a 1,8 miliardi di euro. Solido anche il free cash flow, che nel semestre ha raggiunto 951 milioni di euro.

«Abbiamo chiuso un primo semestre solido, con ricavi in crescita in tutte le aree geografiche e in tutti i business. Un risultato che conferma la qualità del nostro percorso anche in un contesto volatile e in linea con gli obiettivi di lungo periodo» hanno detto il presidente e ad Francesco Milleri e il vice ceo Paul du Saillant.

«Stiamo aprendo la strada a una trasformazione profonda del settore» hanno poi aggiunto. «L’occhiale diventerà sempre più una piattaforma tecnologica, dove intelligenza artificiale, sensoristica e soluzioni medicali digitali permetteranno a tutti di esprimere il proprio potenziale».

Oltre agli smart glasses, il gruppo ha lanciato Nuance Audio, dispositivo per il supporto uditivo disponibile in 10.000 punti vendita tra Nord America ed Europa, mentre sul fronte medicale ha completato l’acquisizione delle cliniche Optegra, ampliando l’offerta in ambito med-tech e nella gestione personalizzata della salute visiva.

L'innovazione corre anche nel business tradizionale. «Stiamo rafforzando la nostra leadership nella gestione della miopia con Stellest 2.0, in un anno in cui celebriamo con orgoglio il 50° anniversario di Oakley e continuiamo a innovare anche nelle aree più consolidate del nostro business. Tecnologie come Varilux Physio Extensee, che beneficia dell'intelligenza artificiale, e la nuova collezione Puffer di Ray-Ban sono solo alcuni dei successi che ci permettono di guardare con fiducia alla seconda metà dell'anno» hanno concluso Milleri e du Saillant.

Il gruppo conferma l’outlook al 2026: crescita annua del fatturato mid-single digit, con ricavi attesi tra 27 e 28 miliardi di euro, e un margine operativo adjusted tra il 19% e il 20%. Una traiettoria che punta dritta al futuro, con lo sguardo ben fisso sulle tecnologie che stanno cambiando la visione del mondo.

Riproduzione riservata © il Nord Est