EssilorLuxottica verso i 10 milioni di smart glasses l’anno
Barclays si attende una crescita del fatturato degli occhiali intelligenti dai 365 milioni di euro di oggi ai 3 miliardi del 2030

Nel 2026 EssilorLuxottica arriverà ad avere una capacità produttiva di 10 milioni di smart glasses all’anno e, in prospettiva, punta ai 100 milioni l’anno.
La conferma è arrivata dall’ad Francesco Milleri, intervistato da Bloomberg News nel podcast “Quello che i soldi non dicono”.
«L’occhiale come lo abbiamo conosciuto per anni, da protesi prima ad accessorio moda poi, si candida ora a diventare il dispositivo centrale nella vita delle persone», ha detto Milleri.
«Sarà una presenza costante nella vita di ciascuno con la capacità di comprendere i nostri desideri, abitudini, stati d’animo e di salute, fino ad arrivare alla diagnosi precoce di patologie».
Barclays si attende una crescita del fatturato degli occhiali intelligenti dai 365 milioni di euro di oggi ai 3 miliardi del 2030. Essilux, che oggi sulla Borsa di Parigi vanta una capitalizzazione di oltre 130 miliardi – più del doppio del valore che aveva alla scomparsa del fondatore Leonardo Del Vecchio – punta ad arrivare a 100 milioni di smart glasses venduti ogni anno.
«Centinaia di milioni di occhiali smart potrebbero essere totalmente interconnessi gli uni agli altri e con essi le persone che li portano, creando enormi comunità come fossero reti satellitari a terra», ha detto ancora Milleri.
L’ad di Essilux ha citato anche i nuovi fronti di ricerca: microled, sistemi a guida d’onda, tecnologie oleografici e metasuperfici.
Tutti «sempre in partnership con le migliori risorse del settore».
Per Milleri, «la tecnologia, il digitale, la superintelligenza ci apriranno interazioni con mondi oggi assolutamente lontani. Non solo social e medicale, ma vedremo l’applicazione il nostro wearable computing nel mondo della domotica, dell’intrattenimento, della guida autonoma o del controllo della qualità dell’aria, della luce e del suono e potremo misurare in tempo reale il loro impatto sulla vita delle persone. Oggi consideriamo l’occhiale un elemento rivoluzionario – ha concluso – in grado di creare enormi sinergie al servizio di tutta la nostra comunità». —
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