Electrolux, gelata sulle vendite. Susegana si ferma tre giorni
Stop il 30 ed il 31 maggio, il 1° giugno e il 3. Mai accaduta prima una sospensione così lunga. I delegati sindacali non hanno dubbi sulle motivazioni dell’improvvisa crisi: «Incidono sicuramente gli effetti delle tensioni internazionali e degli effetti sui cittadini europei: aumento prezzi sia dell’energia che dei beni primari, il mancato adeguamento dei salari. Ecco, dunque, la tempesta perfetta sull'economia».

SUSEGANA. Allarme nel mercato degli elettrodomestici. Calano le vendite. Anche quelle dei frigo, alla vigilia dell’estate, quando questo settore dimostra maggiore vivacità. Electrolux di Susegana si vede infatti costretta a chiudere quattro giorni, il 30 ed il 31 maggio, il 1° giugno e il 3 (ponte, quest’ultimo, che era già programmato).
Mai accaduta prima una sospensione così lunga. E per un motivo tanto preoccupante. Certo, c’erano state fermate a causa dei ritardi dei rifornimenti (componentistica e microchip), ma saltuarie, solo cinque giornate, neppure intere, dall’inizio dell’anno. Adesso, invece, la vicenda è di tutt’altro spessore.
E peggio ancora va a Porcia, dove si fabbricano lavatrici: i lavoratori, in questo caso, rimarranno a casa da lunedì prossimo fino a venerdì 27. Una settimana, insomma, dopo che in cinque mesi si sono fermati già per 20 giorni.
Stop anche a Forlì, dove si producono forni e cottura. Sono quindi coinvolti tutti gli stabilimenti “eldom”. Le vendite non si sono improvvisamente fermate ma stanno calando di settimana in settimana. Vistosamente. I lavoratori saranno coperti dal ricorso alla cassa integrazione ordinaria all'80%.
I sindacati sono oltremodo preoccupati. La multinazionale li ha convocati fra un mese, il 23 giugno: per riferire – ha fatto sapere -su «eventi straordinari sugli assetti produttivi». Secondo i delegati Rsu di Susegana, «questa fermata segna una gelata più ampia di quanto dicono i giorni stessi».
Lo stabilimento trevigiano produce circa 4500 frigoriferi al giorno, la sospensione significa dunque una riduzione tra il 6 e 8% sul programmato di poco meno di 900 mila frigo l’anno. Gli stessi delegati non hanno dubbi sulle motivazioni dell’improvvisa crisi: «Incidono sicuramente gli effetti delle tensioni internazionali e degli effetti sui cittadini europei: aumento prezzi sia dell’energia che dei beni primari, il mancato adeguamento dei salari. Ecco, dunque, la tempesta perfetta sull'economia». E a Susegana comincia a materializzarsi la paura per la tenuta dell’occupazione. «Il timore è per la tenuta del posto di lavoro dei tanti terministi presenti negli stabilimenti, oltre 250».
Va detto però che la direzione aziendale ha lasciato intendere che per ora prorogherà i contratti. Si sa che Electrolux si è difesa dall' aumento straordinario delle materie e della componenti con un adeguamento dei prezzi del prodotto al cliente tra il 5 e l’8%.
«Evidente che in un momento di sofferenze sui redditi intaccati dall'aumento generale dei prezzi e dall'effetto costi energia per cittadini, il risultato finale per beni medio alto di gamma non sorprende» chiosa la Rsu.
Qualche timore non manca anche per le prospettive della nuovissima fabbrica "Genesi", quella robotizzata, che in questi mesi si sta implementando di turni: per passare agli ipotizzati tre bisognerà attendere l'autunno prossimo. Andare a regime con questi chiari di luna è infatti impraticabile.
Riproduzione riservata © il Nord Est