E' morto Andrea Riello, addio all'imprenditore veronese che era stato leader degli industriali veneti
Se ne è andato Andrea Riello, classe 1962, era stato a capo di Confindustria Veneto. È morto a causa di un infarto mentre si trovava nell’azienda che presiedeva, la Riello Sistemi di Minerbe, in provincia di Verona

Se ne è andato Andrea Riello, classe 1962, era stato leader degli industriali veneti. È morto a causa di un infarto mentre si trovava nell’azienda che presiedeva, la Riello Sistemi di Minerbe, in provincia di Verona.
Nato a Venezia il 14 luglio 1962, dopo il diploma agli Istituti Filippin di Paderno del Grappa si era laureato in Economia Aziendale a Ca’ Foscari. Una lunga carriera in Confindustria conclusasi per sempre circa dieci anni fa.
Riello guidava un gruppo con oltre 500 dipendenti e quattro stabilimenti di produzione. È stato anche presidente della Fondazione Campiello, membro del Cda di Unicredit e Consigliere di Amministrazione di Save SpA.

Andrea Riello apparteneva alla quarta generazione di quella famiglia di imprenditori che a partire dal 1927 nel settore del benessere ambientale – riscaldamento e condizionamento – rappresenta uno dei tanti esempi di eccellenza imprenditoriale famigliare italiana in grado di imporsi tanto a livello nazionale che internazionale. Insieme al padre Pilade (1932), presidente di Riello Bruciatori dal 1973 al 2000, ed ai tre fratelli Pierantonio (1959), Giuseppe (1965) e Nicola (1971), ha gestito diverse attività industriali, nel settore elettronico, nelle macchine utensili, nella distribuzione automatica, nel private equity, con un giro d’affari di mezzo miliardo di euro annui con circa 1.500 collaboratori diretti.

Dal 2002 al 2004 era stato a capo di Federmacchine, la federazione nazionale di Confindustria che riunisce le undici associazioni di categoria dei costruttori di macchinari. Nel maggio 2005 è eletto alla guida di Confindustria Veneto, carica che ha ricoperto fino a gennaio 2009.
Dal giugno 2002 è componente del Consiglio Direttivo Nazionale di Confindustria, prima con la presidenza di Antonio D’Amato, poi per tutto il periodo della presidenza di Luca di Montezemolo e dal 2008 con la presidenza di Emma Marcegaglia. Durante la presidenza Montezemolo, Insieme a Benetton, Guzzini e Ferragamo, è stato anche uno dei quattro “Ambasciatori del Made in Italy” con delega ai paesi dell’est europeo, nominati nell’ambito della delega all’internazionalizzazione.

Il ricordo
«Ci sono notizie che non vorresti mai sentire e la scomparsa di Andrea Riello è una di quelle. Ci legava un sentimento di stima e di amicizia e il fatto che sia venuto a mancare, così all’improvviso, mi lascia totalmente sgomento e pieno di dolore. Voglio esprimere la mia più forte e sincera vicinanza alla famiglia, al papà Pilade, alla mamma Ileana e a tutti i suoi cari, sia a livello personale sia come presidente di Confindustria Veneto e della Fondazione Campiello, realtà che ha guidato prima di me sempre con grande impegno e passione. La stessa passione che metteva nel suo lavoro quotidiano e che ha permesso alla sua azienda di raggiungere risultati straordinari. È per me un esempio indimenticabile di uomo e imprenditore. Sentiremo forte e a lungo la sua mancanza, per come ha contribuito con il cuore, l’intelligenza, l'umanità, la visione alla crescita economica e culturale del nostro paese e di tutto il sistema imprenditoriale veneto». Così Enrico Carraro presidente di Confindustria Veneto.

“La notizia della morte improvvisa di Andrea Riello mi colpisce e mi addolora profondamente. Era un uomo e un imprenditore di grande valore e visione, capace di creare un’impresa leader nel suo settore. Era sempre con il sorriso. Un imprenditore illuminato e impegnato che ho avuto modo di conoscere e apprezzare, in particolare quando aveva assunto la Presidenza di Confindustria Veneto. La sua scomparsa, così inaspettata, lascia un vuoto difficile da colmare”. Ha detto il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. “In questo momento di dolore, voglio rivolgere alla famiglia Riello e a tutte le persone che lavorano nella sua azienda la mia vicinanza personale ed il cordoglio della Regione del Veneto” conclude il Governatore.

Andrea Tomat, Presidente di Lotto Sport Italia, che gli succedette alla guida della Confindustria regionale, accogli con “grande dolore e profonda commozione” la scomparsa di Riello, “a cui mi legava un rapporto di profonda amicizia, oltre che di vera stima. Con lui se ne va un uomo di spessore e di grandi capacità, una figura importante dell'imprenditoria veneta, che si è messa generosamente a disposizione del sistema confindustriale con la passione e la competenza che tutti gli riconoscevano. Alla moglie e alle figlie, ai suoi collaboratori porgo le condoglianze mie, della mia famiglia, di Lotto e di Stonefly”.

"Siamo sconvolti e addolorati per la morte improvvisa di Andrea Riello, imprenditore lungimirante e appassionato. Ci stringiamo alla famiglia e ai suoi tantissimi collaboratori. È una giornata molto triste per tutti. Riello ha rappresentato al meglio l'imprenditoria veneta, dando voce a chi vive ogni giorno del proprio lavoro. Il suo impegno nella vita associativa deve essere un esempio per le nuove generazioni".
Ha detto Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, aggiungendo che Riello "era un innovatore e un autentico ambasciatore del Made in Italy. Aveva ancora molto da dare. Ci mancherà tantissimo".
“Ci ha lasciato, troppo presto e in modo drammatico, un grande imprenditore, un amico, un uomo che ha sempre creduto nel valore dell’impresa e in particolare di quella veneta, nell’importanza di questo territorio, dell’esigenza di modernizzare e innovare il sistema locale in tutte le sue componenti” ha detto il leader di Assindustria Venetocentro Leopoldo Destro.
“Decisivo è stato anche il suo contributo alla crescita del nostro sistema associativo, a livello regionale con la Presidenza di Confindustria Veneto, e nazionale da Presidente di UCIMU, e con la Presidenza di Fondazione Campiello. Porgiamo con grande tristezza le condoglianze più sentite alla sua famiglia e insieme a tutti gli imprenditori di Assindustria Venetocentro partecipiamo commossi a questo grande lutto per una perdita che colpisce non solo i suoi congiunti più stretti ma tutta la nostra comunità imprenditoriale, a cui Andrea ha dato visione, entusiasmo e progetti. Un esempio per noi e le generazioni più giovani, nel rimpianto per la sua mancanza”.
"Rimango sgomento di fronte alla notizia dell’improvvisa scomparsa di Andrea, per me un caro amico e un grande imprenditore. Ci siamo conosciuti quando eravamo ancora ragazzi e da allora ho potuto apprezzare tutte le sue qualità umane e professionali, che mi hanno convinto a coinvolgerlo all’interno del Consiglio d’Amministrazione di Save” è il ricordo di Enrico Marchi, Presidente di Save e Banca Finint.
“Mi sembra impossibile la sua scomparsa, ma ricordo con grande affetto la sua simpatia, la solare vivacità e l’energia con cui affrontava ogni momento e ogni sfida della vita” ha poi aggiunto.
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