Deroma, missione compiuta: ecco come è rinata l’azienda dei vasi in terracotta

Si tratta di una delle aziende storiche del Nordest, testimone di qualità manifatturiera e di capacità nello stare sui mercati esteri. Un vaso su tre di quelli venduti ogni giorno, dall'America alla Spagna, è infatti firmato Deroma. Nel 2022 ricavi proiettati a 135 milioni

VICENZA. Deroma, missione compiuta. La società vicentina famosa nel mondo per i vasi di terracotta ha girato il suo destino. Comprata da un fondo straniero, Njord Partners LLP che fa base a Londra, è riuscita ad uscire dalla crisi, ha raddoppiato i ricavi e confermato tutti i 500 dipendenti.

Ne scrive Affari&Finanza- La Repubblica raccontando come il fatturato sia passato dai 60 milioni di euro del 2015 ai 114 milioni del 2020 con una proiezione dei ricavi 2022 a 135 milioni di euro.

Deroma è una delle aziende storiche del Nordest, testimone di qualità manifatturiera e di capacità nello stare sui mercati esteri. Un vaso su tre di quelli venduti ogni giorno, dall'America alla Spagna, è infatti firmato Deroma.

«Il nostro è stato un piccolo miracolo - racconta Matteo Gialdini - grazie anche a un trend che si è invertito e che ha visto in netta crescita il mondo del giardinaggio, inoltre la terracotta è molto amata perché considerata un materiale ecologico». Tra gli obiettivi della società c'è consolidare la leadership mondiale nel segmento dei vasi da giardino entro i prossimi cinque anni.

Per farlo Gialdini ha lanciato il progetto "pioneer", dice il manager a A&F: «Pioniere è chi sposa il cambiamento e sceglie di staccarsi dal passato, pur riconoscendo il valore delle proprie radici, per provare a raccontare una storia in modo unico. Chi insomma ha l'audacia di portare la passione e il divertimento in quello che fa, per allontanarsi dall'abitudine e tentare strade inesplorate che portano a evoluzioni innovative».

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