Danieli installa in India la prima acciaieria green

Firmato il contratto con Tata Steel per la fornitura di un MiDa con forno elettrico. L’impianto, a basse emissioni, potrà essere alimentato con energia rinnovabile

Elena Del Giudice

L’India si “converte” alla produzione di acciaio green. Tata Steel ha infatti firmato l’ordine per un MiDa, Minimill Danieli, ovvero una mini-acciaieria a forno elettrico con laminatoio collegato direttamente ad una colata continua in presa diretta, con emissioni prossime allo zero.

Con questo ordine, che vale all’incirca 110 milioni di euro, Danieli arriva al 22° impianto di questa tipologia installato nel mondo, con netta prevalenza degli Usa, ratificando il successo di una tecnologia che il gruppo di Buttrio ha brevettato vent’anni or sono e che, dopo aver preso piede in Asia e Nord Africa, oggi inizia ad espandersi anche in Europa: ne è un esempio l’investimento di Afv Beltrame in Romania (l’azienda veneta ha rilevato in quel Paese alcuni asset dello Special Steel Plant-Cos Targoviste, e ha previsto investimenti per la creazione di una nuova unità di produzione di acciaio speciale, ndr).

«L’impianto che installeremo in India - spiega Jozi Shuli, vicepresidente Sales Minimill Danieli - sarà in grado di produrre ogni anno 750 mila tonnellate di tondo per cemento armato nel modo più green e conveniente possibile. La peculiarità del MiDa è il nostro forno elettrico digitale alimentato dal Q-One (altro brevetto Danieli), ribattezzato Digimelter, che ottimizza i consumi elettrici e che può essere collegato direttamente, e in modo efficiente, a fonti rinnovabili, e quindi ad un impianto fotovoltaico, eolico, ecc».

Altra particolarità «la colata continua, mono-linea che, al posto di colare con una sezione quadrata che successivamente viene laminata, cola con una sezione ottagonale, ad altissima velocità ed efficienza - spiega ancora Shuli -, con un risparmio nei consumi energetici e una massimizzazione di resa sia in colata che in laminazione, rispetto ad un Minimill tradizionale».

Questo è infine il primo Minimill MiDa completo in India da rottame a prodotto finito, ovvero il tondo per cemento armato.

Dopo aver incamerato di recente ordini per due altiforni, Danieli consegnerà all’India un impianto innovativo, che non prevede l’impiego del carbone.

«Il mercato indiano negli ultimi mesi si segnala in crescita - conferma il manager del Gruppo di Buttrio -, dal punto di vista strategico si vede ora un inizio di cambio di rotta dalla produzione integrata via altoforno ad una eco-sostenibile via rottame con il Minimill ed ancor di più con il MiDa, che è un impianto orientato alla produzione sostenibile, all’economia circolare e al green», perché utilizza rottame, che attraverso la produzione si trasforma in un nuovo prodotto finito, abbandona il carbone e riduce drasticamente le emissioni.

«L’India - spiega Shuli - lavora ancora molto con gli altiforni e di conseguenza ha elevate emissioni di CO2, bene che ora si orienti verso produzioni ecologicamente più sostenibili». Tanto per ricordare alcune cifre, negli Usa la produzione di acciaio per l’80% proviene da rottame e il cuore degli impianti è il forno elettrico, e quindi a basse emissioni di CO2, in India, invece meno del 30% della produzione è basata sul riciclo rottame.

Riproduzione riservata © il Nord Est