Dalla Bei 350 milioni di euro al Gruppo Danieli

Il prestito va a sostegno di un piano di investimenti da 800 milioni per Abs, la divisione steel making del Gruppo

Elena Del Giudice
Il nuovo stabilimento di Abs a Pozzuolo del Friuli
Il nuovo stabilimento di Abs a Pozzuolo del Friuli

Un gruppo riconosciuto come front runner nella transizione green dell’acciaio, e la condivisione di obiettivi - a partire da quelli di sostenibilità fino a quelli di decarbonizzazione della produzione siderurgica - sono i fattori chiave che hanno consentito di siglare il contratto che assegna a Danieli un prestito di 350 milioni di euro da parte della Bei, la Banca europea degli investimenti. La firma è stata apposta ieri a Buttrio, sede del quartier generale del Gruppo, dal presidente Gianpietro Benedetti e dalla vicepresidente della Bei in Italia Gelsomina Vigliotti. Le risorse verranno impiegate in Abs, la divisione steel making del Gruppo, sia in Italia che in Croazia «per la realizzazione di un centinaio di progetti - ha spiegato Camilla Benedetti, presidente di Abs - che fanno parte del piano di investimenti già definito» e in parte anche già avviato, che intercetta circa 800 milioni di euro. «Puntiamo a ridurre ulteriormente le emissioni - ancora Camilla Benedetti - in tutti i nostri impianti, e vogliamo anche iniziare a lavorare sulla selezione a monte del materiale (il rottame, ndr) per una ottimizzazione dell’economia circolare e per avere ancora maggiore competitività».

Tornando al prestito, «la Bei - ha ricordato Vigliotti - nasce per sostenere gli investimenti», ora i criteri di selezione sui progetti hanno a che fare con la sostenibilità ambientale e i criteri Esg, perché «i nostri obiettivi - ha sottolineato la vicepresidente - sono quelli della Ue». In questo particolare momento storico, «è importante accompagnare i processi di decarbonizzazione che il comparto siderurgico sta avviando, e Danieli - ha aggiunto Vigliotti - è un gruppo all’avanguardia in questo percorso».

La vicepresidente della Bei in Italia Gelsomina Vigliotti e il presidente di Danieli Gianpietro Benedetti
La vicepresidente della Bei in Italia Gelsomina Vigliotti e il presidente di Danieli Gianpietro Benedetti

Il colosso di Buttrio è in vetta nella classifica delle aziende specializzate nella progettazione e realizzazione di impianti siderurgici, e con Abs tra i primi produttori di acciaio europei, ma soprattutto è leader nel mondo per quelli green, ovvero in grado di produrre acciaio oggi abbattendo dell’80% le emissioni di un impianto a carbone grazie al forno elettrico, e domani di arrivare a zero emissioni alimentando il forno con l’idrogeno. Una leadership riconosciuta, quella di Danieli, che conta oggi 23 Mida (Minimill Danieli) installati nel mondo, «con la quota più consistente negli Usa - ha spiegato Gianpietro Benedetti - dove in Arizona l’acciaieria che stiamo ultimando è al centro di una vasta area occupata da pannelli solari che garantiranno energia da fonti rinnovabili all’impianto. Anche Tata ha avviato il proprio percorso di decarbonizzazione con i nostri impianti, prima in Olanda, ora in India. L’Europa è un po’ più indietro nel percorso verso il green steel, visto che il primo Mida che verrà costruito nel nostro continente, sorgerà in Polonia grazie all’investimento che Acciaierie Beltrame ha avviato in quel Paese».

Rispondendo ad una domanda di Vigliotti sulle prospettive del Gruppo e sull’economia in generale, Benedetti ha ricordato i 5,5 miliardi di ordini in portafoglio, e l’ottimo risultato di bilancio 2021/22 che ha consentito a Danieli di erogare ai propri collaboratori un ammontare complessivo di 13 milioni di euro di bonus, e 12 milioni di euro di dividendi agli azionisti. «Ciclicamente ad anni di crescita seguono anni di flessione, il periodo down oggi si sta delineando e impone alle aziende delle scelte, tra queste - ha concluso Benedetti - quella di investire per essere, al momento della ripresa, ancora più competitivi».

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