Da startup a partecipata dai colossi dell’immobiliare: Wikicasa, i “big data” delle compravendite partono da Castelfranco e conquistano il mercato

Continua a crescere la “creatura” di Pietro Pellizzari: dati su case e appartamenti aggiornati di continuo da tredicimila professionisti

Fabio Poloni

«Cercare casa? Un incubo trovare informazioni affidabili e aggiornate online, la ricerca di un immobile diventa una giungla tra appartamenti già affittati, informazioni mancanti e spesso non veritiere». Da questa personale considerazione, maturata tornando a vivere in Italia nel 2015 dopo un periodo in Australia, il giovane imprenditore trevigiano Pietro Pellizzari ha deciso di creare una startup che potesse dissolvere quell’incubo. È nata così Wikicasa, oggi partecipata dai più importanti player del settore (Gruppo Gabetti, Tecnocasa Group, Re/Max e Tempocasa) e con 13 milioni di utenti unici, uno dei principali portali di ricerca immobiliare in Italia.

Classe 1988, dopo la laurea in economia alla Bocconi Pellizzari si trasferisce a Sydney per lavorare in Rocket Internet, il più importante incubatore di startup del mondo, occupandosi di digital marketing per il mercato australiano. Rientrato in Italia, inizia a lavorare per il Gruppo Tree Real Estate (Holding che riunisce i Brand Gabetti, Professionecasa e Grimaldi) per due anni, entrando in contatto con il mondo immobiliare, finché nel 2015 lascia il lavoro fisso per inseguire il suo sogno imprenditoriale.

Unisce così le competenze acquisite in ambito digitale e real estate per dare vita a Wikicasa, con l’obiettivo di portare più velocità e trasparenza nel settore immobiliare, grazie al digital.

Wikicasa nasce dalla consapevolezza di Pellizzari delle straordinarie potenzialità del web, unita però alla necessità di allontanare il rischio di truffe e inconvenienti in cui è possibile incappare nel percorso di ricerca e selezione di una nuova casa. «Ecco perché le informazioni immobiliari proposte da Wikicasa sono costantemente aggiornate da oltre 13 mila professionisti sul territorio e validate da algoritmi, con l’obiettivo di offrire completezza e affidabilità dei dati a tutti coloro che ricercano un immobile online», spiega Pellizzari.

Pietro Pellizzari, Ceo di Wikicasa
Pietro Pellizzari, Ceo di Wikicasa

Wikicasa oggi conta su un team di giovani professionisti (età media 27 anni) e unisce tre portali di ricerca immobiliare, Wikicasa.it, Commerciali.it e CasaClik.it. L’applicazione degli strumenti digitali al settore immobiliare, che ha dato vita al neologismo proptech, è oggi quanto mai indispensabile. «I big data sono un asset fondamentale e in futuro lo saranno sempre più. Dalla progettazione alla costruzione, passando per le fasi di gestione e commercializzazione di un immobile, il proptech è un alleato prezioso sia per le attività del comparto, sia per la clientela finale», racconta l’imprenditore di Castelfranco Veneto.

Dalla grossa mole di dati a disposizione dei portali immobiliari, infatti, è possibile rilevare e tracciare le fluttuazioni dei desideri degli italiani quando si tratta di case, un argomento sempre caldo nel nostro Paese per via dell’affezione al mattone. «Con la pandemia – prosegue Pellizzari – le persone hanno ridefinito la propria scala di valori e di valutazione degli spazi abitativi. La posizione, ad esempio ha perso rilevanza rispetto all’ampiezza, così come la qualità degli spazi interni (domotica, efficienza energetica) e la presenza di spazi esterni vivibili (terrazzi e giardini) hanno assunto un valore maggiore. Questo cambiamento repentino, fotografato dai big data raccolti dai portali immobiliari, impone a tutti gli operatori del settore una sfida, quella di cogliere le mutate esigenze dei clienti e adeguare di conseguenza l’offerta per rispondere al meglio ad un nuovo mercato».

I big data possono anche diventare uno strumento – oltre che di analisi – perfetto per consentire ai soggetti coinvolti di effettuare scelte intelligenti, più velocemente.

«Per rendere il mercato più trasparente abbiamo sviluppato un servizio innovativo che consente all’utente di ottenere la valutazione di un immobile online, gratis e con pochissimi click. Attraverso la pagina delle quotazioni immobiliari disponibili per provincia, comune e zona nelle grandi città, è possibile consultare l’andamento dei prezzi di vendita e affitto. Più informazioni, accompagnate dalla consulenza professionale di un agente immobiliare, rendono il mercato più affidabile, veloce ed efficiente, agevolando l’incontro tra domanda ed offerta», continua Pellizari.

Wikicasa ha chiuso in aprile un round di raccolta di tre milioni di euro per accelerare il trend di crescita degli ultimi anni. L’investimento è volto a rafforzare il posizionamento di Wikicasa come progetto di sistema per i professionisti di settore e lo sviluppo di servizi digitali per gli utenti finali. Il round è stato sottoscritto dagli attuali soci, tra cui figurano i maggiori quattro gruppi immobiliari italiani per numero di agenzie sul territorio: il Gruppo Gabetti – con le reti Gabetti Franchising, Grimaldi e Professionecasa – RE/MAX, Tecnocasa Group – con le reti Tecnocasa e Tecnorete – e Tempocasa.

«Dopo questo round ne seguiranno altri», conclude Pietro Pellizzari, Ceo di Wikicasa, «Abbiamo raccolto manifestazioni d’interesse da parte di primari operatori del settore che considerano sempre più strategico non solo acquistare tecnologia ma investirci direttamente. L’intermediazione, la consulenza e l’erogazione di servizi tecnici passano sempre di più dal canale digital e noi ci poniamo come partner per il loro sviluppo».

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