Confindustria Veneto Est, Carron in pole position. Candidatura unica il 10 settembre

Il percorso verso la nomina del nuovo presidente di Confindustria Veneto Est è ormai in fase avanzata, con Paola Carron che potrebbe emergere come candidata unica per succedere a Leopoldo Destro alla guida della seconda associazione territoriale più importante del sistema confindustriale italiano.
Il Consiglio generale di Confindustria Veneto Est discuterà la candidatura il prossimo 10 settembre, in vista dell'assemblea elettiva prevista a novembre. In quella sede i saggi potrebbero dunque portare il nome dell’imprenditrice trevigiana come candidata unica per il dopo Destro.
Confindustria Veneto Est rappresenta un'area metropolitana di grande rilevanza economica, comprendente le province di Venezia, Padova, Rovigo e Treviso, con oltre 5 mila imprese associate e 270 mila collaboratori. Questo territorio, con una popolazione di 2,9 milioni di abitanti, contribuisce con un Pil aggregato di 95 miliardi di euro, pari al 5,4% del totale nazionale.
È una delle zone più industrializzate d'Italia, con 322 mila unità locali, con 412 mila occupati nell'industria e un tasso di disoccupazione del 4,2% nel secondo trimestre del 2023, ben al di sotto della media nazionale del 7,6%.
Paola Carron, 56 anni, è attualmente vicepresidente della territoriale con delega a edilizia, territorio e infrastrutture. Insieme ai fratelli gestisce l’impresa di famiglia fondata da papà Angelo a San Zenone degli Ezzelini nel 1963, uno dei principali attori nel settore delle costruzioni e infrastrutture in Veneto. Il gruppo, di cui è consigliera delegata, nel 2023 ha chiuso con un utile netto consolidato a 17 milioni di euro e fatturato a 340 milioni di euro (300 nel 2022).
La commissione di designazione composta da Barbara Bergamaschi, Mirko Longo, Simonetta Tiberto, Omer Vilnai e Matteo Zanandrea ha avviato il ciclo di consultazioni negli ultimi tre mesi.
Il processo di selezione del nuovo leader di Confindustria Veneto Est, è stato condotto sottotraccia per sondare umori e orientamenti di un'organizzazione complessa, come quella sorta post fusione.
In questo periodo il nome dell’imprenditrice trevigiana è emerso trovando una convergenza pressoché totale. Un’unità che confermerebbe il completo superamento della dialettica, a tratti anche intensa, vista in occasione della corsa per il nuovo vertice nazionale.
Un dibattito interno che si è poi ricomposto, infine, sul nome di Emanuele Orsini e ha portato nella squadra del presidente dell’Aquilotto, Vincenzo Marinese come vicepresidente e lo stesso Destro con una delega importante come quella alle infrastrutture.
La candidatura di Carron segue quell’implicito gentlement agreement sancito durante la prima fusione tra le associazioni di Padova e Treviso, che prevedeva l'indicazione della leadership di Confindustria Veneto Est da parte di Treviso dopo la prima presidenza padovana di Leopoldo Destro.
In questi mesi diversi nomi, oltre a quello di Carron, in realtà erano circolati, nella rosa di papabili per il vertice della territoriale veneta.
Non solo quello di Alberto Zanatta, attuale vice vicario e presidente di Tecnica Group, forse il più quotato vista l’attuale posizione in associazione. Ma poi a più riprese erano circolati anche quelli di Federico Zoppas e di Walter Bertin. Tutti imprenditori di rilievo le cui candidature per diversi motivi non si sono concretizzate. Ed erano tutti nomi di area trevigiana.
Il consenso unitario espresso su Carron rappresenta un buon viatico per la futura leadership di Veneto Est verso una nuova fase di sviluppo, dopo il biennio post-fusione governato da Destro.
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