Benetton verso l’accordo, serve il sì dei lavoratori
L’ipotesi di intesa: riduzione del 20% dell’orario a carico di 550 dipendenti. Le organizzazioni sindacali avviano la consultazione nelle assemblee di fabbrica

Contratto di solidarietà di sei mesi per 550 lavoratori tra Ponzano Veneto e Castrette. È questa la proposta ufficiale messa sul tavolo dal nuovo amministratore delegato di Benetton Group Claudio Sforza. Si tratta della precondizione necessaria alla presentazione del piano di rilancio aziendale in fase di redazione. Questa mattina e in serata in sindacati convocheranno le assemblee dei lavoratori per illustrare la proposta e metterla ai voti (ieri hanno preferito non commentare l’incontro).
A Ponzano Veneto ieri si è tenuto un lungo incontro tra società e sindacati, il terzo in un mese dall’arrivo del nuovo amministratore delegato, cui la famiglia Benetton ha demandato il rilancio del gruppo. Si è trattato di un approfondimento tecnico con i sindacati, fortemente impegnati ad analizzare la situazione. Oltre al responsabile del personale di Benetton Group, per due ore ha partecipato all’incontro anche l’amministratore delegato Sforza, che ha espresso la volontà di costruire un confronto aperto con i rappresentanti dei lavoratori, per affrontare al meglio la situazione economico-finanziaria in cui versa la società.
Da alcuni anni Benetton Group attraversa difficoltà prima di tutto industriali, soprattutto dopo l’arrivo sul mercato del fast fashion dei competitor, tra questi Zara e H&M. Il gruppo dell’abbigliamento ha circa 10mila dipendenti e circa 4mila negozi in 80 Paesi del mondo. Nel 2022 l’azienda aveva chiuso in perdita di quasi 122 milioni, l’anno prima il rosso di bilancio era stato di oltre 141 milioni. Lo scorso anno (fra ammortamenti, rettifiche e svalutazioni) il segno meno è cresciuto fino a circa 230 milioni. Edizione, che controlla il gruppo, ha comunque sempre supportato la società, con l’iniezione di 350 milioni negli ultimi 3 anni. E altri altri 260 milioni sono pronti per il rilancio.

La proposta complessiva del gruppo tessile di Ponzano Veneto è riferita al 40% della popolazione lavorativa, tra le sedi di Ponzano Veneto e Castrette, dove sono attualmente impiegate 1.200 persone. Chi sarà interessato subirà una riduzione dell’orario di lavoro del 20%, percentuale che potrebbe variare in funzione della mansione svolta e alle esigenze dei singoli casi. I 300 dipendenti del settore della logistica saranno invece esclusi dal contratto di solidarietà.
L’ad Sforza ha comunicato ai sindacati che è al lavoro per la redazione del piano industriale di rilancio della società, che verrà presentato nel mese di ottobre ai lavoratori. Nel corso dell’incontro l’ad ha chiarito inoltre che al momento non ravvisa esuberi strutturali e il ricorso al contratto di solidarietà è in assoluto la misura più leggera applicabile per i lavoratori. Ed è precondizione necessaria, da realizzare dal 1° settembre, per affrontare la contingenza economia negativa che il gruppo sta affrontando. Solo in questo modo sarà possibile riorganizzare la struttura lavorativa per il rilancio. La solidarietà per sei mesi consentirebbe infatti di mitigare le perdite immediate, in attesa del rilancio aziendale del gruppo tessile e riportare alla redditività Benetton Group.
Il contratto di solidarietà è già stato adottato dal gruppo Benetton nel 2022 con 756 lavoratori su 900 interessati, con le stesse modalità presentate ieri. Negli scorsi incontri i sindacati hanno chiesto l'integrazione salariale al 100% per le eventuali giornate di solidarietà. Nel frattempo gli uffici delle sedi trevigiane rimarranno chiusi tutti i venerdì dal 12 luglio al 3 agosto e i dipendenti lavoreranno in smart working.
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