Beauty Star sfida i big del settore e rileva 22 profumerie da Vallesi

L’operazione si inserisce nei piani d’espansione di Dmo, che sta per Dettaglio moderno organizzato, con sede a Pernumia, di proprietà della famiglia Celeghin.

«Abbiamo acquisito il ramo d’azienda della società piemontese Vallesi costituito da 22 negozi, che a luglio dovrebbero diventare 24, attivi nel comparto beauty, a marchio ex Modus. Verranno ribrandizzati sotto la nostra insegna Naïma - Beauty Star», annuncia il presidente del gruppo Dmo Fabio Celeghin.

Che sottolinea: «Vogliamo crescere come forte realtà italiana di fronte al predominio delle multinazionali».

Il piano è ambizioso, ma già in fase di attuazione.

Se Beauty Star disponeva fino a ieri di 67 punti vendita disseminati in tutto il Nord Italia, con questo investimento arriva almeno a quota 89.

«L’obiettivo è di sfondare il tetto dei 100 entro il 2026» anticipa Celeghin che aggiunge: «Il piano di investimento è volto a rafforzare la nostra rete nel settore fragranze, make up e skincare, in cui registriamo un trend in crescita».

Un obiettivo che il gruppo sta perseguendo anche attraverso un’altra recente operazione, fondata sulle sinergie: a inizio anno, infatti, Beauty Star è entrata nel consorzio italiano di profumerie Naïma, che conta 400 punti vendita sul territorio nazionale. Da qui l’insegna Naïma – Beauty Star.

Tornando all’acquisizione, questa è stata strutturata in modo da garantire già in questi giorni l’operatività di tutti i nuovi negozi e la piena occupazione dei circa 80 dipendenti.

«Con questo investimento prevediamo una crescita del fatturato nel settore beauty dagli attuali 50 milioni di euro a circa 65-70 milioni a fine 2026», le parole di Celeghin.

Lo stesso incremento sarà ovviamente registrato dal gruppo Dmo, che fino a ieri totalizzava circa 300 milioni di fatturato e impiega 1700 dipendenti.

Tutto è nato dall’iniziativa del nonno Giuseppe che lavorava in una ditta di costruzioni ferro-tranviarie e non aveva intenzione di prendere la tessera fascista.

In pieno Ventennio gli costò il posto. Così se lo inventò: iniziò a vendere la saponina per sbiancare il bucato.

Uno spirito d’iniziativa trasmesso al figlio Giovanni Celeghin che nel 1974 aprì un piccolo negozio a conduzione familiare nel settore dei prodotti per l’igiene a Ponte di Brenta.

Oggi Dmo è un gruppo in continua crescita, che negli ultimi 15 anni ha raddoppiato il fatturato e continua ad investire, grazie ai risultati.

«Positivi gli indici di marginalità, con l’Ebitda del gruppo che prevediamo in deciso rialzo, +25%».

Dmo è un gruppo sempre più solido, di cui fa parte la catena italiana formata da quasi 300 negozi specializzati in prodotti per la cura della persona e della casa Caddy’s sparsi nella Penisola (con cui viene realizzato il 70% del fatturato consolidato), che festeggia quest’anno mezzo secolo di storia, la rete di profumerie Naïma – Beauty Star fondata nel 1989 a Santa Maria di Sala (Venezia) e Isola dei Tesori (pet care) fondata nel 2000, di cui conserva una quota del 25% dopo averne venduta la maggioranza.

«Puntiamo ancora una volta sul futuro, sul territorio, per rafforzare una sempre più grande realtà italiana, mantenendo la competitività in un contesto di multinazionali straniere», gli obiettivi della famiglia Celeghin.

«Avevamo a cuore anche di mantenere in mani italiane una realtà come Modus».

Dal punto di vista geografico la rete ex Modus diventata Naïma - Beauty Star copre una vasta area tra Veneto, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Piemonte e Toscana.

La maggior parte dei negozi (13) sono in Veneto, da Padova e provincia alla Marca Trevigiana fino al territorio rovighese.

«Il Nord Italia è un’area strategica ma guardiamo con interesse anche all’Emilia Romagna e al Centro Italia, per implementare ulteriormente la presenza sul territorio italiano».

Le connessioni per Dmo sono il fulcro dello sviluppo: «Siamo protagonisti della distribuzione in due settori diversi che andiamo a connettere tra di loro, le profumerie Beauty Star e i drugstore Caddy’s. Ecco, lo garantisco: continueremo a investire nella distribuzione italiana» assicura ancora Celeghin, che guida l’azienda insieme alla sorella Annalisa (vicepresidente) e che aggiunge: «Le offerte di acquisizione della nostra realtà sono arrivate sia da fondi che da gruppi industriali, ma siamo appassionati e vogliamo continuare a progettare lo sviluppo, restando ben ancorati alla nostra terra». —