Ascopiave in corsa per rilevare le reti gas che A2A vuole cedere
Aste in vista su asset del valore complessivo di 100 milioni
Il gruppo trevigiano alla finestra come Italgas e 2i Rete Gas

TREVISO. Nuovo dossier all’esame di Ascopiave. Il gruppo di Pieve di Soligo è intenzionato a esaminare quello relativo alle reti del gas in via di dismissione da parte di A2A. Si tratta di vari ambiti in più regioni italiane, il cui valore complessivo è intorno ai 100 milioni.
Alla base c’è la decisione strategica della multiutility partecipata dai Comuni di Milano e Brescia di ridefinire i propri obiettivi in chiave di transizione energetica. Ecco perché, come scriveva ieri il quotidiano Mf, A2A ha affidato a Rothschild il mandato di studiare la possibile valorizzazione delle reti di distribuzione del gas, con esclusione di quelle che fanno riferimento ai Comuni di Brescia e di Milano.
E qui, come risulta da fonti qualificate, entra in campo Ascopiave, che proprio sulle reti del gas ha indirizzato negli ultimi anni una delle proprie principali scelte strategiche. In queste settimane il gruppo presieduto da Nicola Cecconato è venuto a conoscenza del processo di dismissione, ha cominciato a esaminare le caretteristiche dei vari asset ed è intenzionato a partecipare alle gare. La società, contattata, non ha rilasciato commenti.
Beninteso, la questione presenta vari aspetti di complessità. Innanzitutto si parla di varie reti appartenenti a svariati ambiti territoriali. Si va dalla Lombardia (anche escludendo, come detto, Milano e Brescia), al Piemonte, dall’Emilia Romagna al Trentino Alto Adige, giù giù in Abruzzo, Molise e Campania.
Gli esperti parlano di una Rab (Regulatory Asset Base) intorno ai 100 milioni, e alle varie aste potrebbero verosimilmente partecipare big come Italgas e 2i Rete Gas. In diversi casi potrebbero vedersela proprio con Ascopiave.
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