Ambiente, Dalbello e Maschio Gaspardo incassano 4,3 milioni dall’Unione europea

I progetti dell’azienda di Campodarsego e di quella di Asolo: meno pesticidi nei campi e il riciclo degli scarponi da sci. Le due aziende venete fra le trenta finanziate a livello continentale

Riccardo Sandre
Lo stabilimento padovano di Maschio Gaspardo
Lo stabilimento padovano di Maschio Gaspardo

In termini di dialogo con le istituzioni europee e attenzione all’ambiente il Veneto ha dimostrato negli anni una sensibilità crescente.

A confermarlo i risultati del programma Life Environment 2024 della Commissione Europea che ha visto tra i vincitori, per il 2024, due punti di riferimento dell’industria regionale: la Dalbello di Asolo, specializzata nelle attrezzature da sci, e la multinazionale padovana delle macchine agricole Maschio Gaspardo.

Dei 30 progetti approvati dalla Commissione nei settori dell’ambiente, della natura e del clima ben nove, il 30% del totale, arrivano da un Bel Paese che non è noto ai più per la sua capacità di fare cassa con i finanziamenti della Ue.

Un risultato più che positivo se si considera che i nove progetti sono riusciti a portare alle casse di altrettante aziende e organizzazioni nazionali circa 15 milioni di euro.

E tra questi spiccano due dei quattro progetti sostenuti da Tinexta Innovation Hub, socie tà del Gruppo Tinexta, specializzata nella consulenza strategica e finanziaria per le imprese.

Progetti che non solo arrivano da aziende venete ma che sono riusciti ad ottenere finanziamenti complessivi per 4,3 milioni di euro, anche in questo caso poco meno del 30% del totale fondi ottenuti dalla Ue.

«Questi risultati dimostrano che quando le imprese italiane e quelle venete in particolare investono in idee concrete e sostenibili sanno essere competitive anche a livello europeo» afferma Isella Vicini, responsabile progetti Ue di Tinexta Innovation Hub (Gruppo Tinexta) «e i bandi Life, con la loro apertura tematica, sono una grande opportunità per chi sa proporre soluzioni replicabili e a impatto reale».

Il programma, attivo fin dagli anni Ottanta, copre fino al 60% dell’investimento complessivo dei progetti selezionati, finanziando non solo impianti e tecnologie, ma anche spese di personale, materiali, comunicazione e attività di formazione.

Si tratta di iniziative ad alto contenuto innovativo, che coniugano economia circolare, tecnologia e impatto sociale.

È stata proprio la Dalbello Srl di Asolo a porsi la questione della gestione del fine vita di sci, attacchi e scarponi, che, dopo circa 150 giorni di utilizzo, devono essere sostituiti.

La loro destinazione attuale è spesso la discarica o l’incenerimento, data l’assenza di tecnologie adatte al riciclo a causa della complessità dei materiali impiegati.

In questo contesto, Life Re-Winter propone un cambiamento radicale, puntando a sviluppare impianti industriali innovativi per il riciclo ma anche a separare e recuperare i materiali costitutivi dell’attrezzatura e a reimpiegarli nella produzione di nuove attrezzature, mantenendone le prestazioni originarie.

Un progetto che da solo ha ottenuto un finanziamento di quasi 2,6 milioni di euro.

Ma altrettanto interessante è stata la proposta di Maschio Gaspardo che si pone la questione dell’uso eccessivo e indiscriminato dei pesticidi in agricoltura e più nello specifico nelle colture dei meli e degli ulivi.

Grazie a un contributo da oltre 1,7 milioni di euro, la multinazionale di Campodarsego ha avviato il progetto Apollo, che propone una soluzione tecnologica in grado di ridurre in un colpo solo oltre il 50% dell’uso di questi prodotti.

A ottenere questo risultato un rover autonomo a propulsione ibrido diesel-elettrico equipaggiato con lampade UV-C capaci di prevenire le infezioni parassitarie e dotato di un algoritmo intelligente che ottimizza i trattamenti applicati da un irroratore ad alta efficienza. —

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