Acquisizione in Germania per Eurotech che rileva InoNet
La multinazionale friulana accelera la crescita in Europa ed entra nei mercati di lingua tedesca. La società di Taufkirchen porta in dote 17,5 milioni di ricavi e 80 dipendenti

AMARO (Udine). Eurotech spa, fornitore leader di soluzioni di Edge Computing per applicazioni mission critical, si prepara ad accelerare sul mercato europeo e lo fa acquisendo InoNet Computer GmbH, società tedesca con sede a Taufkirchen (a sud di Monaco di Baviera) operativa nei settori degli industrial Pc e dei sistemi embedded per applicazioni speciali. La spa con sede legale ad Amaro ha rilevato da InoNet GmbH l’intero capitale sociale della controllata per 9,45 milioni di euro, sulla base di un’enterprise value pari a 10 milioni.
Forte di 25 anni di attività, 80 dipendenti, 17,5 milioni di ricavi previsti per il 2022 (erano 15,2 nell’esercizio 2021) e un Ebitda pari a 0,7 milioni (contro gli 0,4 dell’esercizio 2021), la nuova società della galassia Eurotech è un player riconosciuto sul mercato Dach, vale a dire nei Paesi di lingua tedesca (Germania, Austria e Svizzera), cui fornisce sistemi custom e configurati a clienti dei settori medicale, industriale e automotive. Un posizionamento che consentirà ad Eurotech di entrare da protagonista in un mercato non ancora presidiato ma strategico: si tratta infatti del secondo più grande mercato al mondo per l’IoT industriale, nel quale Eurotech è specializzata.

«Sono felice di dare il benvenuto a InoNet nella nostra famiglia - dichiara il Ceo di Eurotech, Paul Chawla -. InoNet ci permette di avere una presenza diretta in Germania, che finora era un tassello mancante nel nostro footprint. L’area Dach diventerà per noi il terzo mercato dopo Stati Uniti e Giappone».
La nuova società porta in dote al gruppo con headquarter in Carnia «sistemi elettronici di fascia medio-alta, con caratteristiche di robustezza e qualità sopra la media. Questi sistemi - spiega Chawla - sono adatti a ricevere il nostro software per la gestione da remoto e per l’integrazione con il Cloud generando opportunità per importanti sinergie». Con InoNet il gruppo Eurotech cresce dunque ancora in termini dimensionali arrivando a contare su 9 società in controllo (2 negli Usa, 6 in Europa e una in Asia), oltre 400 dipendenti (80 dei quali al lavoro nell’azienda tedesca) e un volume di ricavi che, considerata anche la new entry (sebbene per il solo ultimo trimestre dell'anno) nel 2022 dovrebbe superare i 90 milioni di euro.

«Già prima dell’acquisizione di InoNet avevamo un portafoglio ordini per l’anno in corso che ci dava una visibilità a circa 87 milioni di euro - sottolinea il Ceo -, cioè una crescita in doppia cifra rispetto al 2021 (archiviato a 63 milioni di euro). Con il contributo di InoNet per circa 3 mesi questa previsione migliora ulteriormente». Progetti e budget al momento si devono ancora misurare con la scarsità di componenti elettronici, che nel primo semestre dell’anno ha costretto Eurotech a sostenere costi straordinari per gli approvvigionamenti. «Le criticità sulla supply chain ci hanno costretto ad impegnare molto più tempo e molte più risorse per la ricerca dei componenti e l’effetto si è visto sull’Ebitda (negativo nel primo semestre dell’anno per 1,5 milioni di euro). Ora la situazione sta gradualmente migliorando - fa sapere il manager -, non siamo ancora fuori dalla crisi dei chip ma i segnali sono positivi. Per la seconda metà dell’anno - conclude - ci aspettiamo che il primo margine (14,7 milioni nel primo semestre) continui a migliorare e che anche l’Ebitda possa beneficiarne ritornando in territorio positivo».
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