A Legnolandia nuove commesse nella bioedilizia
Nelle Marche il gruppo di Forni di Sopra, con la controllata Eurostratex, lavora alla realizzazione del modernissimo palazzetto dello sport di Vallefoglia

Forte di quasi due secoli di storia, ha lasciato la sua firma in centinaia di parchi e aree verdi in Italia e all’estero, affermandosi come una delle maggiori realtà europee nella produzione e nell’installazione di arredi e giochi da giardino.
Ma a far crescere il fatturato di Legnolandia, in questi ultimi anni, è stata soprattutto la scommessa fatta nel 2020 con l’acquisizione della Stratex di Sutrio, oggi Eurostratex.
È grazie a quell’operazione che l’azienda guidata dal presidente Marino De Santa ha completato la sua offerta nel settore delle costruzioni in legno: già attivo anche sul mercato della bioedilizia, dopo l’ingresso di Stratex il gruppo di Forni di Sopra si sta affermando tra i leader nella realizzazione di grandi strutture in legno, firmando nel corso di questi ultimi anni diversi progetti a elevato valore aggiunto e fortemente sfidanti dal punto di vista tecnologico.
Tra quelli in corso la commessa che vede Eurostratex impegnata nella realizzazione del nuovo palazzetto dello sport di Vallefoglia in provincia di Pesaro-Urbino.
Proprio in questi giorni, nello stabilimento di Sutrio, si stanno completando i lavori per la consegna di quattro mega travi in legno, ciascuna della misura di 40 metri di lunghezza, 2,5 metri di larghezza e 25 centimetri di spessore, per un peso di oltre 12 tonnellate e un volume di 25 metri cubi.
Una commessa di carattere eccezionale, anche per la complessa gestione del trasporto delle travi nelle Marche, ormai imminente, e che è stata affrontata grazie alla linea di produzione ad alta automazione e alle capacità dei tecnici specializzati di Eurostratex.
Non è la prima volta, e non sarà certamente l’ultima, che il gruppo di Forni di Sopra viene coinvolto nella realizzazione di infrastrutture sportive.
Tra le commesse più recenti e più prestigiose in questo ambito la realizzazione della coronatura, tutta in legno di larice, dei 2 chilometri di tracciato della pista di bob di Cortina, la Eugenio Monti, completamente ristrutturata in vista delle olimpiadi invernali 2026.
Frutto di una commessa del valore di oltre 500 milioni, il lavoro è stato completato da Legnolandia all’inizio della scorsa primavera. Più recente la consegna, a Milano, di un nuovo “Punto luce”, la ventisettesima delle strutture educative realizzate da Emergency nelle periferie di numerose città italiane.
Sono soprattutto Eurostratex e la capogruppo ad alimentare, in questa fase, la corsa del fatturato, che nel 2024 ha superato i 16 milioni, contro i 15 del 2023.
Particolarmente forte, come detto, la spinta delle grandi strutture in legno: se ai tempi dell’acquisizione dal gruppo piemontese Bodino, nel 2020, l’azienda di Sutrio fatturava circa 2 milioni l’anno, dopo l’ingresso nell’orbita Legnolandia il volume d’affari è progressivamente cresciuto fino agli attuali 8 milioni, circa il 50% del consolidato.
Decisamente più lento, invece, l’andamento del comparto bioedilizia, che fa capo alla Legnoquadro di Villa Santina, specializzata nella progettazione e nella costruzione di case e ville prefabbricate, attività che sta scontando la frenata post bonus dell’edilizia privata.
Dietro alla crescita dei fatturati e degli occupati (oggi 60, cui si aggiungono 15 collaboratori esterni) una filiera del legno certificata, forte del patrimonio boschivo della Carnia e del Cadore, e una strategia di espansione che sta puntando con forza su nuovi mercati tra cui Libia, Uzbekistan, Kazakhstan e Oman, dove Legnolandia è già presente, guardando anche a nuove frontiere come India e Indonesia.
Senza dimenticare la sfida lanciata assieme a Fantoni sulla futura ricostruzione dell’Ucraina, che fa leva su un progetto circolare di recupero del legno proveniente da edifici danneggiati o distrutti e dalle foreste locali.
L’obiettivo, come ha dichiarato De Santa, è di triplicare di qui al 2028 la quota di export, ora al 10% del fatturato. —
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