Grande distribuzione, scatta lo sciopero

UDINE. Sarà sciopero sabato 7 novembre, per i lavoratori del commercio dipendenti dalle aziende aderenti a Federdistribuzione, Confesercenti e alle Associazioni delle Cooperative (non per le imprese associate a Confcommercio) che dopo 2 anni non hanno ancora rinnovato il contratto nazionale.
In Veneto è prevista una manifestazione a carattere regionale a Vicenza, con partenza del corteo alle 10 da Campo Marzio e arrivo in Piazzetta delle Poste; in Friuli Venezia Giulia le organizzazioni sindacali hanno previsto presidi davanti a tutti i grandi centri commerciali delle quattro provincie: alle Torri d’Europa di Trieste, al Tiare di Villesse, all’Emisfero di Monfalcone, al Città Fiera di Torreano di Martignacco, all’Ipercoop Meduna, all’Emisfero e all’Interspar di Pordenone.
“Un aumento salariale medio di 85 euro lordi mensili, che riconosca una copertura anche per il biennio 2014-2015. Il rifiuto di una flessibilità a senso unico. Un adeguato riconoscimento degli straordinari e del lavoro festivo, che non può essere un obbligo ma deve trovare un’adeguata regolamentazione nel contratto, oltre che nella legislazione, per porre un freno a una deregulation che non ha arginato il calo dei consumi ma soltanto peggiorato le condizioni di lavoro”. Queste le richieste dei lavoratori della grande distribuzione organizzata, delle cooperative di consumo e delle aziende del commercio aderenti a Confesercenti, complessivamente oltre 30 mila nelle due regioni, interessati dallo sciopero del 7 novembre, proclamato con lo slogan “Fuori tutti” per sbloccare la difficile vertenza sul rinnovo del contratto nazionale.
Rinnovo che è stato firmato nella scorsa primavera da Confcommercio, ma non da Federdistribuzione, dalle Coop di consumo e da Confesercenti. Quella annunciata è solo la prima tappa di una mobilitazione che prevede, in mancanza di sbocchi positivi, una seconda giornata di astensione dal lavoro il 19 dicembre, l’ultimo sabato prima di Natale.
I sindacati di categoria, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, hanno rivolto un appello ai lavoratori affinchè aderiscano allo sciopero e partecipino alle manifestazioni e ai presidi organizzati in Friuli Venezia Giulia e Veneto.
Riproduzione riservata © il Nord Est








