UniCredit, l’utile del trimestre vola a 2,8 miliardi

L’istituto di piazza Gae Aulenti ha firmato un Memorandum of Understanding con Google Cloud per una partnership strategica decennale

La redazione

Nel primo trimestre del 2025, UniCredit ha registrato la miglior performance della sua storia, superando nettamente le attese degli analisti e consolidando la sua posizione di leadership nel panorama bancario europeo.

L’utile netto è salito dell’8,3%, raggiungendo i 2,8 miliardi di euro, trainato da una solida crescita dei ricavi, che si attestano a 6,5 miliardi (+2,8% su base annua).

Particolarmente rilevanti sono stati i proventi da commissioni, in aumento dell’8,2% a 2,3 miliardi, che hanno compensato la contrazione del margine di interesse sceso a 3,5 miliardi.

Il gruppo guidato da Andrea Orcel segnala un rapporto costi/ricavi tra i migliori del settore, pari al 35,4%. Anche la qualità del credito si conferma solida, con un costo del rischio contenuto e linee di difesa rafforzate, tra cui 1,7 miliardi di overlay su crediti in bonis, rimasti invariati rispetto al trimestre precedente.

Il patrimonio si rafforza ulteriormente: il Cet1 ratio che è salito al 16,1%, sostenuto da una generazione di capitale di 5,3 miliardi, che ha più che compensato l’accantonamento dell’intero utile netto trimestrale per la distribuzione agli azionisti nel 2025. Il capitale in eccesso si attesta tra 8,5 e 10 miliardi di euro rispetto all’obiettivo di Cet1 ratio del 12,5-13%.

Un ulteriore impulso ai ricavi è arrivato dalle attività di negoziazione, che hanno generato 641 milioni (+100% rispetto al trimestre precedente e +19,9% rispetto all’anno scorso), spinte da una vivace attività della clientela, in particolare in Germania, e da performance positive della tesoreria e del portafoglio strategico.

Andrea Orcel ha sottolineato come la banca abbia conseguito risultati superiori su tutte le metriche finanziarie e abbia ampliato il proprio vantaggio competitivo, segnando il diciassettesimo trimestre consecutivo di crescita della redditività.

Questi risultati, ha spiegato, rafforzano la fiducia nella revisione al rialzo delle stime per l’utile netto e le distribuzioni nel 2025, oltre a sostenere le ambizioni per il piano strategico al 2027. Orcel ha inoltre ribadito che eventuali operazioni inorganiche verranno valutate solo se capaci di rafforzare il già solido profilo stand alone dell’istituto.

Sul fronte delle esposizioni internazionali, UniCredit conferma la progressiva uscita ordinata dalla Russia, dove ha ridotto l’attività retail del 60% e punta a un’uscita definitiva entro la metà del 2026. La banca ha ribadito il rispetto delle direttive BCE e delle normative vigenti, con un impatto contenuto sul patrimonio (69 punti base su un Cet1 del 16,1%).

Infine, sul piano dell’innovazione, UniCredit ha annunciato la firma di un Memorandum of Understanding con Google Cloud per una partnership strategica decennale. L’obiettivo è accelerare la trasformazione digitale della banca, sfruttando tecnologie avanzate in ambito cloud, intelligenza artificiale e analisi dei dati, a beneficio dei clienti nei 13 mercati in cui UniCredit opera.

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