UniCredit, il governo risponde a Bruxelles sull’uso del golden power
La posizione italiana verrà ora valutata dalla Commissione Europea, che ha dieci settimane per l’esame secondo la procedura dell’Eu pilot

L'Italia ha risposto alla Commissione Ue sulla richiesta di informazioni in merito all’uso del golden power su Unicredit in riferimento all’offerta pubblica di scambio lanciata su Banco Bpm. La posizione del governo italiano verrà ora valutata a Bruxelles, secondo la procedura dell'Eu Pilot, meccanismo informale di scambio che precede l’avvio di una procedura di infrazione in caso di potenziale inosservanza del diritto Ue da parte di uno Stato membro. Oggi l’istituto di Piazza Gae Aulenti ha comunicato la decisione di presentare a breve un ricorso al Tar del Lazio e di supportare l'Ue nel suo esame della situazione.
«La Commissione ha richiesto maggiori informazioni sulla possibile applicazione della normativa 'golden power' in relazione alle acquisizioni bancarie che potrebbero aver luogo in Italia», si è limitato a spiegare un portavoce della Commissione.
L’avvio dell’Eu Pilot non preclude necessariamente all’apertura di una procedura: può infatti venir avviato dall'esecutivo Ue su propria iniziativa o su presentazione di un reclamo. Dopo la richiesta di informazioni da parte della Commissione, uno Stato ha dieci settimane per rispondere e a sua volta la Commissione ha dieci settimane per valutare la risposta.
In caso quest’ultima sia ritenuta insufficiente, si può aprire una procedura di infrazione, ma è anche possibile che ci siano altri scambi tra le istituzioni comunitarie e lo Stato membro, per finalizzare il dialogo entro nove mesi. L'Italia è il Paese europeo con il maggior numero di nuovi fascicoli Eu Pilot: 15, seguita da Francia (14) e Portogallo (9).
Riproduzione riservata © il Nord Est