Unicredit-Banco Bpm, l’Italia risponde all’Ue sul Golden power

Il governo respinge le critiche ai poteri speciali utilizzati sull’operazione. La portavoce di Bruxelles: «Valuteremo la risposta e decideremo i prossimo passi»

La redazione

L'Italia scrive alla Ue e respinge le critiche ai “poteri speciali” che il governo di Giorgia Meloni ha utilizzato sull'operazione UniCredit-Banco Bpm. «La Commissione valuterà ora la risposta dell'Italia e prenderà in considerazione i prossimi passi», ha dichiarato a Bloomberg la portavoce Lea Zuber. A luglio Bruxelles aveva inviato all'Italia un parere preliminare in cui solleva dubbi di compatibilità con il diritto dell'Unione, aprendo a un potenziale contenzioso formale.

«Un portavoce del governo - riferisce Bloomberg - non ha voluto commentare». Nella lettera inviata al governo lo scorso 14 luglio, la Commissione aveva espresso la propria valutazione preliminare su una possibile violazione dell’articolo 21 del Regolamento Ue sulle concentrazioni, nonché altre disposizioni del diritto dell’Unione.

Secondo la testata economica, nella lettera di risposta alla Commissione europea il governo italiano difende l’uso del Golden power nell’operazione sostenendo che imporre prescrizioni in operazioni bancarie rientra nelle proprie prerogative. Il braccio di ferro con la Ue è in corso da circa tre mesi e nel frattempo, il 22 luglio scorso, UniCredit ha annunciato il ritiro dell'offerta per Banco Bpm.

«Il processo di offerta è stato influenzato dalla clausola di Golden Power, insistentemente invocata dai vertici di Bpm, che ha impedito a UniCredit di dialogare con gli azionisti di Bpm nel modo in cui un normale processo di offerta avrebbe consentito» aveva spiegato Unicredit, precisando che «pur accogliendo con favore i significativi progressi compiuti con il Tar, la Dg Comp dell'Unione Europea e il Governo italiano, i tempi per una risoluzione definitiva della questione Golden Power vanno ben oltre la scadenza della nostra offerta e anche di quella della sospensione decisa dalla Consob».

L'indagine dell'Ue però continua e tra i prossimi passi potrebbe esserci un procedimento formale di infrazione contro l'Italia per violazione del diritto comunitario. La resistenza politica al consolidamento bancario non è una peculiarità italiana, Bloomberg ricorda infatti che l'opposizione del governo è emersa come un ostacolo anche in Spagna, dove Bbva sta cercando di acquisire il rivale Banco Sabadell.

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