Titoli di Stato in Europa: 123 miliardi entro il 2025

Report di Intesa Sanpaolo. In Italia, il prossimo anno «l’obiettivo di fabbisogno approvato nel Def è pari al 5,3% del Pil, ovvero circa 124 miliardi di euro»

La redazione
La sede principale di Bankitalia in via Nazionale a Roma
La sede principale di Bankitalia in via Nazionale a Roma

«Sulla base dei programmi di emissione pubblicati e delle nostre previsioni, l’offerta netta di governativi eurozona scenderà da 404 miliardi realizzati tra gennaio e luglio a 123 miliardi di euro tra agosto a dicembre».

È questa la previsione che emerge da un report di Chiara Manenti, fixed income strategist di Intesa Sanpaolo.

«Il prossimo anno, in Germania l’offerta netta» aggiunge «dovrebbe aumentare a 120-130 miliardi di euro, considerando il nuovo obiettivo di indebitamento del governo federale pari a 89 miliardi a cui si aggiunge una quota relativa al finanziamento in titoli dei fondi speciali, mentre la parte residuale verrà coperta attraverso prestiti. In Francia, sulla base dell'obiettivo annunciato dal governo, il deficit 2026 dovrebbe essere pari a 140 miliardi di euro e le emissioni lorde di Oat pari a circa 350 miliardi di euro, importo vicino a quello stimato per quest'anno.

In Spagna, il prossimo anno il deficit si ridurrà al 2,5% del Pil dal 2,8% atteso quest'anno: assumendo che il Tesoro continui a ridurre lo stock di Letras e che la Spagna riesca ad incassare almeno 20 miliardi di prestiti Rrrf Eu, le emissioni nette di Bonos dovrebbero calare a 50 miliardi da 62 miliardi quest'anno».

«In Italia, il prossimo anno» conclude il report «l’obiettivo di fabbisogno approvato nel Def è pari al 5,3% del Pil, ovvero circa 124 miliardi di euro». —

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